A trent’anni dall’uccisione di Natale Mondo, il poliziotto che affiancava Ninni Cassarà, allora capo della squadra mobile di Palermo, si è svolta una ricca cerimonia di commemorazione di quel tragico 14 gennaio 1988.
La deposizione di una corona di alloro, la celebrazione di una funzione eucaristia nella cappella Soledad, un incontro con video proiezioni per ricordare un uomo “scomodo” che ha segnato la storia dell’Isola.
Mondo, scampato ad un primo attentato, venne ritenuto dapprima una talpa, poi scagionato e reintegrato nella Polizia e per il suo impegno alla lotta del crimine, nel 1999, gli è stata riconosciuta la “medaglia d’oro al valor civile alla memoria”.
Un altro significativo momento di commemorazione si è svolto alla Caserma Lungaro dove, tra gli altri, sono intervenuti familiari e conoscenti di Mondo e anche il giornalista Sandro Ruotolo, prima della proiezione di un filmato e dello spettacolo di Pupi Siciliani di Angelo Sicilia.
Quest’ultimo, fondatore e direttore della Marionettistica Popolare Siciliana, ha vestito con nuovi panni i pupi, simbolo del folklore siciliano.
A lui, inventore delle “marionette della legalità” protagoniste di un ciclo di rappresentazioni teatrali sulle storie di uomini simbolo come Peppino Impastato, Pio La Torre, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Padre Pino Puglisi, abbiamo chiesto dell’ultimo spettacolo, presentato per l’occasione in anteprima a Palermo, e in generale della sua attività di impegno sociale e culturale in giro per l’Italia.
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