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Assente il leader del partito

Sud chiama Nord oltre Cateno De Luca, lanciato il progetto “La Sicilia che Vorrei” CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 29 Gennaio 2025

Cateno De Luca. Uno dei leader politici più mediatici dell’Assemblea Regionale Siciliana. Un personaggio abituato da sempre ad un’alta esposizione, anche all’interno dei social network. Sono ancora negli occhi di tutti le sue dirette su Facebook con migliaia di collegati a seguirlo. Proprio per questo, la sua assenza in conferenza stampa questa mattina, durante la presentazione del nuovo progetto politico “La Sicilia che Vorrei“, ha spiazzato tutti. Il coordinamento di Sud Chiama Nord ha lanciato la nuova piattaforma che vedrà la sua Assemblea Costituente sabato 8 febbraio a Palermo. Presenti il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice, il deputato regionale Giuseppe Lombardo e la presidente di “Sud Chiama Nord” Laura Castelli.

Alle domande dei giornalisti sul tema, i presenti hanno spiegato che l’assenza di Cateno De Luca è stata una scelta ben precisa. “Siamo in un momento storico particolare. Dobbiamo avere una visione più ampia, meno di parte e che sia capace di unire. Non per forza sempre chiacchere ed ideologie. Per questo motivo Cateno De Luca va oltre Sud Chiama Nord – ha dichiarato la presidente Laura Castelli -. Partito che è il tassello base de “La Sicilia che vorrei”. Giorno 8 febbraio sarà una data importante, in cui saranno presenti tutti gli esponenti di partito dell’Ars. Andare oltre significa lasciare un pezzetto sul tavolo“. Alla domanda su un possibile “ridimensionamento mediatico” dello stesso Cateno De Luca, Lo Giudice ha risposto piccato ai giornalisti: “Sono vostre considerazioni“.

La presentazione de “La Sicilia che Vorrei”

All’evento dell’8 febbraio, il quale si terrà all’hotel San Paolo di Palermo, sono stati invitati tutti i coordinatori regionali dei partiti siciliani, sia di maggioranza che di opposizione. Una scelta che spiega così il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice. “Abbiamo rappresentato da sempre il partito del fare. Oggi la fuoriuscita dall’isolamento politico è un elemento di novità sul panorama regionale. Dobbiamo andare oltre Cateno De Luca. E questo diventa un elemento essenziale per tracciare un nuovo percorso. Questo non vuol dire che Sud Chiama Nord termina la sua strada, anzi rilancia. Nell’Assemblea dell’8 febbraio creeremo un nuovo percorso. Vedrete un nuovo Cateno De Luca. Bisogna avere la capacità di andare oltre“.

La militanza a punti

Un partito che sta cambiando molto, anche al suo interno. In tal senso, Sud Chiama Nord ha lanciato una campagna di fidelizzazione chiamata “militanza a punti“, ovvero un sistema di premialità che valorizzerà chi darà un contributo economico e di tempo all’interno del partito. “Serve a riuscire ad esprimere meglio le nostre candidature, sapendo pesare il tempo e la forza di ogni persona che partecipa al progetto – ha dichiarato la presidente di Sud Chiama Nord Laura Castelli -. Nel corso della storia di un movimento politico succedono tante cose. Le persone cambiano strada. Ma ad oggi nessun partito politico ha questo strumento“.

Un partito che ha perso pezzi

Sistema che nasce anche per contrastare le pesanti fuoriuscite che ha subito Sud Chiama Nord all’Assemblea Regionale Siciliana. Una lista in cui figurano l’attuale capogruppo della Lega Salvo Geraci, nonché i deputati regionali Alessandro De Leo (ora a Forza Italia), Ludovico Balsamo (ora all’MpA), Santo Primavera ed Ismaele La Vardera (Gruppo Misto). “E’ una riflessione giusta per quanto riguarda l’Ars – ha dichiarato Lo Giudice -. Sul territorio non abbiamo avuto questa fuoriuscita. Ci siamo interrogati sulla questione. E’ chiaro che questa militanza a punti è vista come una gavetta. Quella che nessuno fa più. Ci siamo ritrovati a costruire il progetto del 2022 in pochissimo tempo. Anche per questo non è stato facile scegliere la classe dirigente“.

Il dialogo fra Sud Chiama Nord e il governatore Schifani

Emorragia di deputati regionali che, per qualcuno degli ex, è stata dovuta al prolungato periodo all’opposizione. Uno scenario oggi cambiato, con Sud Chiama Nord più propensa al dialogo con il presidente della Regione Renato Schifani. Una questione sulla quale Danilo Lo Giudice è molto chiaro.

Il presidente Schifani, nell’autunno 2024, ha avviato un confronto con tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. In quell’occasione non abbiamo chiesto qualcosa che ci interessava per noi. Abbiamo proposto delle soluzioni che riguardano i siciliani, i comuni in dissesto e pre-dissesto. Abbiamo messo sul campo alcune ricette che pensavamo essere utili per la Sicilia e i siciliani. Il confronto si è avuto sul merito. Oggi non serve un’opposizione oltranzista, ma credo che probabilmente oggi la Sicilia abbia bisogno di soluzioni concrete“.

L’elezione diretta delle Province

Riflessione finale su un tema di grande attualità, ovvero l’elezione diretta delle Province. E’ stato depositato un emendamento al “decreto emergenze” attualmente in corso di trattazione alla Camera. Una sorta di scappatoia, di deroga alla “legge Delrio“. A sottoscrivere la proposta di modifica c’è anche Sud Chiama Nord, con il deputato nazionale Francesco Gallo.Se il cittadino tornasse a scegliere, sarebbe cosa buona è giusta – ha dichiarato Laura Castelli in conferenza stampa -. C’è un dibattito in corso fra la Regione Siciliana e l’esecutivo di Giorgia Meloni. C’è un imbarazzo del Governo Nazionale che non riesce a trovare una sintesi per varare la norma“.

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