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Politica per il Mezzogiorno, iper inflazione globale delle materie prime e impennata dei prezzi dell’energia, come conseguenza della crisi russa-ucraina, sono solo le prime emergenze già approdate sui tavoli romani e che aspettano il futuro premier.
“Il presidente Mattarella non potrà fare altro che incaricare Giorgia Meloni, dopo i risultati brillanti ottenuti. Così funziona la democrazia. La trovo garbata e responsabile, questo ci fa sperare, considerata la situazione ben complicata, sapendo che molte aziende sono in difficoltà a causa del caro energia. Avrà da lavorare” ha detto ai microfoni de ilSicilia.it, il professore Pietro Massimo Busetta, ordinario di Economia -Università degli Studi di Palermo.
Sul fronte regionale, “Per quanto riguarda la Sicilia, abbiamo il presidente Schifanti, un conoscitore del mondo che ha ricoperto diversi incarichi prestigiosi e mi pare si stia muovendo con molta calma. Certo, dovrà fare i conti con i partiti che lo hanno appoggiato. Credo farà un governo di peso”.
Busetta ribadisce la necessità di una politica meridionalista : il Sud rimane ancora l’area più attanagliata dell’Italia, a causa della mancanza di occupazione. “La politica deve capire che qui abbiamo bisogno di un milione di posti di lavoro”, e incentivare il mercato del lavoro “è determinate per evitare che i ragazzi scappino dalla nostra Sicilia, per lavorare all’estero facendo la ricchezza di altri paesi. Il nostro paese è molto provinciale, è stato gestito da persone scadenti e che non hanno capito niente, e ci metto pure la Lega che non ha mai lavorato per il Sud, gente inadeguata che guarda al loro cortile di casa. Non hanno la prospettiva di comprendere che mettere a regime il Sud significa collegarsi con Hong-Kong e Singapore, che fare il ponte sullo stretto vuol dire collegarsi a tutti i porti. Ci vorrebbe gente come De Gasperi”.
La somma dei problemi, che attanagliano giovani, famiglie ed imprese, aprirà la strada ad una potenziale crisi economica?