E’ stato approvato ieri il “Regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione del suolo pubblico e di autorizzazione o esposizione pubblicitaria”. Si tratta di un regolamento indispensabile per il Comune la cui approvazione è avvenuta entro i termini imposti dalla normativa.
” Una delibera organica – sottolinea il sindaco, Leoluca Orlando – che sostanzialmente non modifica le attuali condizioni per le attività economiche e adegua alla nuova normativa nazionale l’utilizzo del patrimonio comunale”.
L’assessora alle Attività Economiche, Cettina Martorana, esprime la propria soddisfazione poiché “il Consiglio Comunale – dopo due giorni di intensi lavori – con senso di responsabilità ha votato tale regolamento; in assenza di tale deliberazione si sarebbero arrecati gravi danni alle casse del Comune, non potendo riscuotere né i tributi già esistenti (Tosap, imposta comunale sulla pubblicità), in quanto abrogati, né tantomeno il canone unico patrimoniale, ancora non approvato.
La bozza di tale regolamento – continua Martorana – è stata predisposta e presentata al Consiglio Comunale prima che io venissi nominata e, a dire il vero, presentava alcune criticità che, attraverso gli opportuni emendamenti, sono state in buona parte affievolite”.
Il Consiglio Comunale si è ripromesso attraverso apposito ordine del giorno di aggiornare la “zonizzazione” delle aree del suolo pubblico.
In sostanza, tale regolamento, come previsto dalla legge 160/2019, istituisce il canone unico patrimoniale, sostituendo la TOSAP e l’imposta comunale sulla pubblicità. Con riferimento alle attività economiche non si riscontra alcuna variazione impositiva; mentre, con riferimento ai beni del patrimonio il regolamento prevede l’applicazione del canone unico in sostituzione sia della Tosap che del canone concessorio.
“Grazie a tale regolamento il Comune di Palermo per la prima volta potrà mettere a bando le superfici previste dal piano generale degli impianti pubblicitari. Anche questo risultato rappresenta motivo di soddisfazione”, conclude Martorana.