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Approvati recentemente alcuni emendamenti al Dl aiuti che prevedono di sbloccare i crediti da cedere alle imprese con il superbonus edilizio. Una proposta urgente avanzata dalle associazioni di categoria per la mancanza di liquidità di molte pmi.
L’agevolazione economica rappresenta un punto focale per le piccole e medie imprese palermitane e di tutta la Sicilia. A spiegarlo è Nicolò La Barbera, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Palermo.
“La norma è eccezionale – commenta il commercialista La Barbera – Nel periodo di pandemia è stato pensato di convertire i crediti di bonus attraverso la moneta fiscale, quindi con lo sconto in fattura, permettendo alle imprese di usufruire dei sistemi bancari. La norma presentava degli errori madornali: penso ad esempio al bonus facciata. Ma da febbraio del 2022, tutti i bonus hanno dei visti e delle asseverazioni obbligatorie per legge, tutti sono coperti dalle assicurazioni, quindi oggi chiudere i cancelli è un errore”.
In questo momento in cui si parla di ripartenza economica, l’obiettivo è sbloccare gli oltre 5 miliardi già nei cassetti fiscali, auspicando che le proroghe già in essere dei bonus siano “reali” , oppure se la volontà delle forze politiche vada in altra direzione, considerato che attorno al bonus edilizi milioni di imprenditori stanno ponendo a rischio il loro futuro.
“Nei cassetti fiscali delle imprese ci sono oltre 5 miliardi. Occorre, quindi, un patto immediato tra Agenzia delle Entrate, Mef, banche e Abi affinché quei miliardi si trasformino in liquidità: le banche devono rimettere queste somme nel circuito produttivo. Dopo di che, il governo e le forze politiche devono dirci se il bonus resta o no, perché gli imprenditori, insieme ai proprietari degli immobili e ai condomini, vogliono sapere se è possibile continuare in questa manovra”.
Nonostante l’emergenza pandemica, Palermo e la Sicilia hanno il potere di essere un territorio attrattivo in termini di investimenti. “C’è stata una ripresa di Pil post-pandemia. – spiega il commercialista palermitano – Siamo davanti Germania e Francia, e l’edilizia ha aiutato tanto in questo senso, poi l’industri 4.0 ha rilanciato gli investimenti in macchinari, siamo attrattivi per il settore turistico alberghiero. E’ importante creare ricchezza per permettere alle nostre generazioni di rimanere nella propria terra, ma è fondamentale che il pubblico deleghi all’area privata la gestione di alcuni settori. Fiduciosi nel nuovo sindaco della Città, Roberto Lagalla, con cui abbiamo iniziato già un percorso a Palazzo delle Aquile, dove abbiamo aperto un evento importante dell’Associazione nazionale dei Commercialisti, e qui a Palermo abbiamo sicuramente le migliori potenzialità per aiutare molti comuni a risolvere la situazione di dissesto finanziario”.