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Il flop del Click day: le Pmi siciliane attaccano la Regione

martedì 6 Ottobre 2020
flop click day, bonus sicilia

«Il rinvio del “click day” della Regione Siciliana al giorno 8 di Ottobre mostra ancora una volta il limite tecnologico degli uffici competenti, a prescindere che si scelga la formula della registrazione attraverso SPID o su piattaforma dedicata, anche se in questo caso si vorrebbe addebitare la responsabilità al gestore della rete oltre che ad aziende di informatica che offrono il servizio di inserimento pratiche, azione che avviene simultaneamente e che manda facilmente in tilt la macchina organizzativa». Lo scrive in una nota Gaetano Polizzi, Presidente Pmi Sicilia.

L’Associazione di categoria delle Piccole e Medie Imprese Siciliane attacca la Regione sul Bonus Sicilia«Fin dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta è stato possibile riscontrare due grandi criticità: nel merito la prima sicuramente è la dotazione finanziaria del fondo, ritenuta del tutto insufficiente per il fabbisogno delle realtà aziendali della Nostra Regione; la seconda criticità la riscontriamo nel metodo della registrazione attraverso il “click day”, che sicuramente agevola gli uffici nella stipula delle graduatorie, ma complica l’intera procedura sia per le aziende richiedenti che per la macchina amministrava stessa in quanto tali graduatorie, compilate attraverso una registrazione regionale saranno poi suddivise per provincia; tanto valeva quindi snellire la piattaforma fin dal principio con l’opportunità di presentare la domanda su base provinciale e non regionale, magari anche in giorni diversi in modo da non sovraccaricare la rete informatica e rendere più efficiente la procedura di assegnazione dei contributi.

In generale, l’Associazione delle piccole imprese siciliale PMI Sicilia esprime il proprio disappunto per le procedure adottate dal Governo Regionale in favore delle attività locali. Ai disagi, ansie e preoccupazioni che vive il sistema produttivo in questo momento drammatico, si aggiungono forti timori sulla scarsa trasparenza del metodo scelto per l’assegnazione dei contributi. Come Associazione di categoria auspichiamo che l’Amministrazione nella persona dell’Assessore regionale alle attività produttive preveda in futuro di consultare preventivamente le Associazioni di categoria. Ben consapevoli di quali siano le criticità, siamo pronti e disponibili a dare il nostro contributo».

 

 

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