Tamponi, super green pass, mascherine all’aperto, screening nelle scuole, il tutto nel nuovo decreto del CDM. Il premier Mario Draghi ne ha parlato alla conferenza stampa di fine anno, illustrando proprio oggi alcune linee dell’azione di governo dell’ultimo periodo.
Premessa. L’arrivo della variante Omicron, che gli scienziati ci dicono essere molto più contagiosa delle precedenti, vista l’impennata dei casi, ha aperto una nuova fase della pandemia da Covid-19 e qui il primo messaggio di questa introduzione: i vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal Coronavirus, tenendo presente che dei decessi tre quarti sono non vaccinati e l’evidenza scientifica ci dice che il vaccino funziona molto bene, anche contro le nuove varianti. La campagna di immunizzazione è stata essenziale per rilanciare l’economia e avere un miglioramento nei conti pubblici e adesso bisogna incalzare per la terza dose.
Per prima cosa tornerà l’obbligo in tutta Italia di indossare la mascherina anche all’aperto. E qui Draghi invita ad accendere la tv per vedere come troppe persone non lo fanno: “Basta che guardiate una partita di calcio”. E c’è una novità importante, il governo potrebbe decidere di imporre la mascherina FFP2 in alcune situazioni a rischio di grandi assembramenti, come i trasporti pubblici.
Altra novità: non è esclusa la scelta dell’obbligo di tampone per situazioni a rischio assembramenti, come feste e discoteche. Alcuni mesi dopo la seconda dose, ha ricordato Draghi, la protezione del vaccino comincia a calare più rapidamente di quanto si pensasse e per certi tipi di vaccini anche più rapidamente, perciò è necessaria una barriera ulteriore per il periodo di intermezzo fino alla terza dose. Per la stessa ragione la durata del green pass rafforzato tra la seconda e la terza somministrazione di vaccino verrà ridotta e a quanto pare la Lega non farà le barricate, le forze di maggioranza condividono la necessità di nuove misure per frenare la corsa di Omicron. Tema annesso è l’obbligo vaccinale e il governo Draghi sta valutando l’estensione ad altre categorie di lavoratori, infatti se i contagi continuano a crescere, la questione sarà oggetto di valutazione a brevissimo.
Si discute anche di screening anti-covid nelle scuole per garantire la sicurezza delle lezioni in presenza. Il virus, in un momento in cui la campagna di vaccinazione pediatrica è all’inizio, cammina ancora soprattutto sulle gambe dei giovanissimi, per questo i test negli istituti scolastici sono di vitale importanza onde scongiurare i pericoli di diffusione delle infezioni tra i ragazzi.