Il Comune di Taormina ha deciso ufficialmente di aderire, con delibera di Giunta esitata nelle scorse ore al progetto di candidatura al “Mab” delle aree Etna-Taormina-Valle dell’Alcantara, Valle dell’Agrò e dell’alto tratto del Simeto. Il Programma “Mab” (Man and the Biosphere) è stato lanciato dall’Unesco nel 1971, con lo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle aree “Mab”, aree marine e/o terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali.
L’iniziativa fonda le proprie basi “in un ambito socio naturalistico, nell’uso razionale e sostenibile e nella conservazione della natura, oltre che nel miglioramento del rapporto complessivo uomo e ambiente“. Attualmente i siti riconosciuti dall’Unesco all’interno del Programma “Mab” sono 631, distribuiti in 119 paesi e Taormina punta adesso ad entrare in questo contesto in sinergia col Parco dell’Etna, per dare vita con questo “patto” programmatico e territoriale al primo sito siciliano del programma “Mab”. Nelle scorse settimane è stata già sottoscritta a Palazzo dei Giurati, nell’aula consiliare di Taormina, l’intesa per la presentazione del dossier ed il piano di gestione, da inoltrare al Ministero dell’Ambiente entro il 1 settembre di quest’anno, per la candidatura di Taormina a prima “Riserva della Biosfera” siciliana in un contesto che vede impegnati insieme, come detto, il costituendo Sito Unesco Taormina-Naxos-Valle d’Alcantara e d’Agrò ed il Parco dell’Etna.
I due parchi principali, Taormina e l’Etna, fanno quindi fronte comune, con una strategia operativa a largo raggio che le Valli dell’Alcantara e d’Agrò intendono condividere col Parco dell’Etna, andando ad accelerare un passaggio che viene ritenuto propedeutico al principale obiettivo del riconoscimento di Taormina nel patrimonio mondiale dei siti Unesco. L’iter vede impegnati e coinvolti tutti i Comuni partner insieme a Taormina dell’iniziativa: ovvero Antillo, Calatabiano, Casalvecchio, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Forza D’Agrò, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Letojanni, Graniti, Limina, Malvagna, Mojo Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Randazzo, Roccafiorita, Roccella Valdemone, S. Alessio Siculo, S. Teresa di Riva e Savoca.
Tra gli enti coinvolti nel progetto di “Riserva della Biosfera” anche Parco Nebrodi, Alcantara, Riserva Fiumefreddo, Simeto, Cutgana (ente gestore della Riserva di Isola Bella). Il dossier che, entro il 1 settembre verrà inviato a Roma, successivamente già entro il 30 settembre verrà trasmesso da Roma a Parigi alla Iucn, all’International Union for Conservation of Nature.