Il Comune di Taormina esce dalla Fondazione TaoArte. La decisione è stata ufficialmente sancita questa sera dal Consiglio comunale, che ha votato l’apposita delibera.
La maggioranza ha votato con tutti i suoi consiglieri la proposta di delibera portata in aula dall’esecutivo del sindaco Cateno De Luca. L’opposizione, guidata dall’ex sindaco Mario Bolognari, si è astenuta e nella circostanza aveva chiesto in aula l’avvio di un ulteriore tentativo di mediazione tra le parti.
La Regione Siciliana rimane, a questo punto, l’unico socio dell’ente culturale costituito nel 2018 sulle “ceneri” dell’allora Comitato di cui facevano parte anche il Comune di Messina e l’ex Provincia regionale di Messina, che ritirarono entrambe l’adesione a TaoArte e decisero di non aderire alla Fondazione proprio nel periodo in cui sindaco di Messina l’attuale sindaco di Taormina, De Luca.
Il Consiglio comunale ha votato il “recesso unilaterale della Fondazione TaoArte, con la revoca delle relativa deliberazioni di Consiglio comunale dell’11 dicembre 2020 n.52 e n.27 del 29 aprile 2021 di altri atti presupposti”. Il voto del Consiglio taorminese inasprisce lo scontro politico in atto tra Comune di Taormina e Regione Siciliana dopo l’avvenuta bocciatura nel CdA di TaoArte della modifica dello statuto che era stata chiesta da De Luca rispetto all’attuale composizione del consiglio di amministrazione a maggioranza palermitana.
“Se gli interlocutori vogliono solo farci fuori – ha detto De Luca – che trattativa dovremmo fare? Il tempo è scaduto. C’è già stata in questo Consiglio comunale possibilità di fare valere la posizione di Taormina in questa strategia. Siamo prigionieri e non possiamo decantare il ruolo di chi ci tiene prigionieri. Non possiamo essere ospiti in casa nostra, né di logiche palermocentriche né di quelle romanocentriche. Non faremo ostruzionismo sulla programmazione di questa stagione ma noi intanto usciamo. Vogliamo dare una risposta chiara e in questo modo cambia la prospettiva. Poi si aprirà una fase. Se il governo regionale vorrà ragionare, non avrò vergogna a riportare la delibera in Consiglio ma con le modifiche che noi rivendiamo e con i beni che devono essere conferiti dalla Regione tra quelli presenti a Taormina e non in altre città. Ora andiamo avanti con le nostre gambe”.
Rimane, invece, ancora aperta la vertenza sugli spettacoli al Teatro Antico, dove il Comune di Taormina chiede il ristoro delle spese sostenute con il proprio bilancio per i servizi (viabilità, ordine pubblico e pulizia) in occasione dei grandi eventi: “Se non ci sarà data una risposta adeguata dal governo regionale – ha evidenziato De Luca -, confermiamo la volontà di fare un’ordinanza per non consentire i grandi eventi a partire dal prossimo 1 luglio”.