Nel 2023, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio dei Monopoli per la Sicilia ha bandito un concorso per l’assegnazione di una rivendita ordinaria di generi di monopolio nel Comune di Raffadali (AG). Il bando era riservato a specifiche categorie, tra cui profughi già intestatari di rivendite nei territori di provenienza, invalidi di guerra, vedove e orfani di guerra, decorati al valor militare, mutilati e invalidi del lavoro con una riduzione della capacità lavorativa non inferiore al 40%, vedove di caduti sul lavoro.
La Sig.ra G.R. di Racalmuto, possedendo i requisiti richiesti e disponendo di un locale conforme al bando, ha presentato domanda di partecipazione. Dopo aver verificato i requisiti dei candidati, la commissione ha collocato ai primi tre posti ex aequo tre partecipanti, assegnando poi la rivendita al sig. V.G. La Sig.ra R.G. è stata esclusa per presunta non conformità del locale proposto.
Con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, la Sig.ra R.G. ha impugnato gli atti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, richiedendo l’annullamento dell’assegnazione e l’esibizione degli atti di gara per dimostrare l’assenza dei requisiti in capo all’assegnatario. Il Tar ha accolto la richiesta, ordinando all’Agenzia di rilasciare i documenti richiesti.
Dall’esame degli atti è emerso che il sig. V.G. aveva dichiarato di essere “orfano di vittima di mafia”, status non equiparabile agli invalidi di guerra e alle altre categorie riservatarie del bando. Gli avv.ti Rubino e Piazza hanno quindi impugnato ulteriormente gli atti, chiedendo l’annullamento dell’assegnazione e contestando l’esclusione della Sig.ra R.G. per la presunta non idoneità del locale.
Con ordinanza del 20 giugno 2024, il Tar di Palermo ha sospeso l’assegnazione della rivendita, rilevando l’insussistenza dei requisiti soggettivi in capo all’assegnatario e la conformità del locale della Sig.ra R.G. Il TAR ha affermato che la norma invocata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non menziona le vittime di criminalità organizzata tra le categorie equiparate agli invalidi di guerra e alle famiglie dei caduti di guerra.
In attesa della definizione del giudizio, prevista per la fine di febbraio 2025, l’istituzione della nuova rivendita di tabacchi nel Comune di Raffadali rimane sospesa.