Il Comune di Palermo ha pignorato 33 auto all’Amat.
La notizia è emersa ieri sera durante la sesta commissione consiliare mentre si discuteva delle strisce blu. A quanto pare, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico urbano nel capoluogo siciliano non avrebbe pagato la Tari e Tosap ed è in corso un lungo contenzioso che ha visto l’azienda vincere in primo e in secondo grado. Il Comune di Palermo, però, non si arrende e ha nuovamente attaccato l’Amat presentato ricorso in Cassazione.
Lo scorso anno, in attesa del pronunciamento della magistratura, l’amministrazione ha pignorato 33 auto all’azienda di trasporto pubblico ed è, inoltre, scattato il fermo amministrativo.
La scoperta è stata fatta in questi giorni, tanto che in azienda è stata diffusa una nota con la quale si dice di non utilizzare le auto perché si rischia una multa (da 700 euro a 3.111 euro) al conducente e la confisca del mezzo.
Dall’azienda fanno sapere che si sta cercando di superare questa situazione e rendere di nuovo operative le vetture che servono per svolgere numerose attività di controllo, rifornimento dei biglietti nelle varie postazioni di vendita e le verifiche in caso di guasto o incidente delle vetture. Alcuni controllori da oggi sono in giro per le proprie vetture personali per garantire i servizi.
Sergio Marino
“In ordine alla notizia circa un pignoramento effettuato alla partecipata Amat Spa, evidenzio che il Comune di Palermo non ha pignorato alcunché. Preposto a ciò risulta essere Riscossione Sicilia Spa in qualità di concessionario, per una partita debitoria iscritta al ruolo coattivo che non ha mai costituito oggetto di contenzioso tributario“. E’ quanto puntualizza in una nota l’assessore comunale al Bilancio Sergio Marino. “Mi auguro – aggiunge – che Riscossione Sicilia possa avviare questi procedimenti anche nei confronti di tutti quei soggetti che hanno debiti con la pubblica amministrazione”