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L'avviso

Teatro Antico di Taormina, il Comune darà in affidamento la gestione delle sue date

venerdì 23 Febbraio 2024

Il Comune di Taormina ottiene l’ok della Regione Siciliana per la gestione di alcune serate al Teatro Antico e adesso prova ad organizzarsi per l’organizzazione delle date in calendario che saranno a disposizione dell’ente. L’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca ha adottato una deliberazione che prevede dei criteri generali per l’assegnazione ad un operatore economico esterno della gestione del Teatro proprio nelle giornate gratuite concesse dalla Regione al Comune. I parchi archeologici “dotati di autonomia economico-finanziaria”, riservano infatti a partire da questa annualità “l’utilizzo nel contesto del parco, nel limite massimo di 5 giornate al mese, ai comuni nei cui territori ricadono i siti che ne facciano richiesta, al fine di consentire la programmazione di attività”.

La casa municipale ha dato mandato al responsabile dell’Area Amministrativa, di prevedere un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti pubblici, enti o associazioni no profit a cui affidare la gestione del Teatro nelle giornate concesse al Comune. Si tratta, come detto, di 5 date mensili, che in sostanza metteranno a disposizione una finestra in calendario per gli eventi nella stagione estiva. Il periodo in cui si concentra la calendarizzazione degli spettacoli e che potrà essere maggiormente sfruttato dal Comune riguarda, per lo più, i mesi che vanno da maggio-giugno sino a tutta l’estate e fine settembre. Una mini-programmazione che, in sostanza, comprenderebbe almeno 25 serate nell’arco della stagione tradizionale in cui a Taormina vanno in scena gli spettacoli, oltre ad eventuali iniziative da poter mettere in agenda nell’arco dell’anno anche in altri periodi. Ovviamente per tutto il resto della programmazione estiva rimane l’ampio calendario che verrà previsto dalla Regione Siciliana, con la Commissione Anfiteatro Sicilia e il Parco archeologico. In questo contesto rientreranno tutti i vari eventi promossi al Teatro Antico, in particolare con la Fondazione Taormina Arte Sicilia, e quelli dei privati. 

Si tratta di un primo passo nell’ottica di una strategia più ampia che De Luca vorrebbe provare a mettere in campo sul Teatro Antico. Il sindaco di Taormina vorrebbe, infatti, candidare il Comune alla futura gestione dei servizi aggiuntivi del Teatro Antico. Il tentativo sarebbe quello di provare ad ottenere dalla Regione “le chiavi” del bene che più volte è stato oggetto di forti scontri tra le parti. La Regione, in realtà, sembra avere altri intendimenti e va nella direzione di una nuova gara riguardante i servizi (le attività di biglietteria in particolare) non soltanto a Taormina e nella provincia di Messina ma nei vari lotti siciliani dei territori dove si trovano siti archeologici. Si tratta di una procedura pubblica rinviata già a suo tempo per via del biennio di emergenza sanitaria Covid e sulla quale, tra l’altro, è scattato anche un braccio di ferro tra la Regione e, nel caso di Taormina, la società Aditus che ha presentato ricorso al Tar di Catania contro la Regione, chiedendo l’annullamento di tutti i provvedimenti che hanno prorogato l’appalto fino al 30 aprile di quest’anno, in quanto la concessionaria ritiene invece che vada prolungato sino al 29 dicembre 2026. La concessione per la gestione dei servizi per il pubblico nel Teatro Antico di Taormina e nel Museo-Area archeologica Giardini Naxos, è stato affidato a suo tempo – per esattezza – nel 2017 dalla Regione al raggruppamento temporaneo di imprese con mandataria la società “The Key Srl”, divenuta oggi “Aditus Srl”.

Sul Teatro Antico da un lato c’è la contesa in atto per la gestione dei servizi tra la Regione e il privato, e alla finestra c’è il Comune che coltiva il “sogno proibito” di inserirsi nelle future dinamiche concernenti i servizi aggiuntivi, con De Luca che, in sostanza, contesta il principio generale di affidamento ai privati dei beni archeologici. Il governo regionale, però, come detto, al di là del contenzioso con Aditus non è sulla stessa linea del leader di Sud chiama Nord e, ad oggi, non ha intenzione di affidare ai comuni anche i servizi aggiuntivi.

Nel frattempo Taormina avrà a sua disposizione le cinque giornate mensili per eventi“Sulla base di quanto prevede l’apposita normativa – ha spiegato la Giunta in questo atto esitato nelle scorse ore – occorreva adottare un atto di indirizzo finalizzato all’individuazione dei criteri per l’utilizzo del Teatro Antico nelle giornate che saranno disponibili, in concessione, per il Comune di Taormina. Il Teatro può essere affidato a soggetti pubblici o enti o associazioni no-profit, e comunque non potrà avere scopo di lucro. Sarà possibile la raccolta fondi per finalità che dovranno essere definite ed autorizzate dal Comune, con obbligo di rendicontazione e determinatezza della destinazione. Gli introiti saranno destinati alla copertura dei costi, con possibilità di contingentare le bigliettazioni”. Il Comune si è riservato la possibilità di “non accettare” a “suo insindacabile giudizio” ogni tipo di richiesta “se non ritenuta conferme ai principi ispiratori dell’utilizzo sociale del bene”. Il soggetto fruitore dovrà “farsi carico sempre e comunque dei costi che il Parco archeologico richiede per le spese”.

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