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Prima nazionale al Teatro Montevergini di Palermo (via Montevergini – 8), da mercoledì 22 gennaio (ore 21), de “Il contrabbasso“, primo scritto di Patrick Süskind con la regia di Henning Brockhaus, nella messa in scena realizzata dal Teatro Biondo di Palermo, interpretata da Nello Mascia con la partecipazione di Lelio Giannetto.
Il regista Brockhaus, per anni assistente e stretto collaboratore di Giorgio Strehler, che conosce bene Palermo dove ha lavorato in diverse occasioni, ha sottolineato, tra le altre cose, alla presentazione le qualità professionali che ha riscontrato negli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
La scena è stata concepita e realizzata dalle allieve del Corso di Scenografia Elena Fusco, Agata La Rosa e Silvia Maimone coordinate da Valentina Console.
Il contrabbasso, rivelatosi sin dal suo debutto un incredibile successo tradotto in ben 27 lingue, è il monologo di un mite contrabbassista di un’Orchestra pubblica, interpretato da Nello Mascia.
Il testo
Il musicista vive in un monolocale completamente isolato dal resto del mondo. Con il passare del tempo, il suo monologo, che all’inizio sembra un elogio del suo strumento e della carriera musicale, diventa contraddittorio e alla fine emerge la verità: il contrabbassista si rivela un modesto musicista di terza fila, introverso e frustrato per non essere riuscito a far carriera.
Il suo lavoro lo fa star male e lo spinge a bere continuamente birra, confessa di odiare il suo strumento e i grandi compositori con i quali è costretto quotidianamente a cimentarsi, da Mozart a Wagner, la cui grandezza non fa che ribadirgli la sua pochezza.
Fallito e demoralizzato, in un crescendo di disperazione, il musicista confessa anche il suo amore per la giovane cantante Sarah, alla quale però non ha mai avuto il coraggio di rivelarsi. Disperato, medita un gesto clamoroso, un atto “eroico” da commettere durante la prima dell’Oro del Reno diretta da Riccardo Muti.
La mano del regista Brockhaus imprime al dramma di Süskind una connotazione surreale, ambientandolo in uno spazio asfittico che riflette, metaforicamente, l’interno dello strumento.
Alle musiche di Brahms, Ditters von Dittersdorf, Mozart e Schubert, previste dal testo ed eseguite in parte dal vivo, si aggiungono le composizioni originali di Giannetto.
La collaborazione tra il Biondo e l’Accademia ha permesso anche alle allieve del Corso di Regia, Jessica Lo Verso, Roberta Mascoli e Daniela Signorino, coordinate da Claudio Collovà, di poter svolgere il ruolo di assistenti alla regia, mentre Andrea Amato, allieva del Corso di Scenografia, è stata assistente ai costumi.
Repliche fino al 2 febbraio; qui il dettaglio di giorni e orari.