La tela “Il Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio ha lasciato Siracusa. Si concretizza il prestito al Mart di Rovereto per la mostra che il critico d’arte Vittorio Sgarbi sta organizzando.
Il Caravaggio sarà trasferito a Roma per una serie di controlli all’Istituto Centrale del Restauro, e poi a Rovereto. Il rientro a Siracusa e’ previsto per dicembre per la festa della patrona ed in particolare nella Basilica di Santa Lucia al sepolcro. L’opera e’ stata fino ad ora esposta nella chiesa di Santa Lucia alla Badia: i tecnici incaricati del delicato trasporto hanno “impacchettato” la grande opera trasportata a spinta su un carrello fino a piazza Archimede dove e’ stata caricata su un furgone tecnico attrezzato. “Fu cosi’ che ando’ via. Sta partendo. Intorno all’anno mille portarono via le spoglie. Oggi e’ la volta dell’icona del Caravaggio”, ha scritto lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa che ha guidato il fronte del “no” al prestito.
“L’opera di Caravaggio tornera’ in perfette condizioni nella sede originaria – dice Vittorio Sgarbi, presidente del Mart di Rovereto – Purtroppo, invece, resta in Sicilia una crosta infame venduta al comune di Troina, ed esposta, con l’inganno, come ‘opera di Tiziano” “Invito la Regione – aggiunge – a nominare una commissione d’inchiesta e annuncio una richiesta di accesso agli atti, sfidando i responsabili a chiedere una perizia agli esperti riconosciuti di Tiziano. Sono stati spesi piu’ di 50 mila euro; il minimo che si potra’ rilevare e’ il danno erariale“.