Ennesimo derby a porte chiuse, ma questa volta vittorioso.
Il Telimar festeggia, ancora senza pubblico esattamente come con l’Ortigia (CLICCA QUI), il successo conto la Nuoto Catania. Una decima giornata di campionato che porta con sé tre punti importanti e riporta i palermitani alla vittoria dopo la sconfitta con i cugini siracusani e il pareggio dello scorso weekend a Firenze.
Un 14-12 sofferto e combattuto fino all’ultimo secondo, dove a fare la differenza è stato lo “zoccolo duro” palermitano, composto da capitan Lo Cascio, il vicecapitano Giliberti e Lo Dico, oggi autori rispettivamente di uno, tre e cinque gol, e capaci di trascinare la squadra non solo nei momenti migliori, come avvenuto nei primi otto minuti, ma anche negli squarci di gara più complessi.
Il club dell’Addaura ha rischiato, infatti, di compromettere le sorti del match nella terza frazione, lasciando ampio spazio a una coraggiosa Nuoto Catania, che ha pagato a caro prezzo l’inferiorità tecnica nei primi minuti, per nulla intimorita dal netto svantaggio (-5) e dall’espulsione diretta di una calottina di peso come Ferlito. Grande merito va riconosciuto anche all’argentino Alfonso Pozo, non solo per la tripletta, ma anche per la prestazione che per intensità e determinazione lo designa certamente tra i migliori in acqua.
Le sbavature e gli errori in difesa la fanno da padrone nel corso della prima frazione. Nasce proprio da queste indecisioni, ad appena un minuto dall’avvio, il gol che sblocca il match di Bajic. Pochi secondi dopo Ferlito, in superiorità, sfrutta il momento di disattenzione, per l’1-1. Gli etnei pagano e soffrono le ripartenze veloci dei padroni di casa e a metà tempo si trovano sotto di due reti per mano di Lo Dico e Lo Cascio. Torrisi approfitta ancora una volta delle maglie larghe della retroguardia palermitana per il momentaneo 3-2. Dopo il rigore annullato per controfallo di Giliberti, il Telimar è più ordinato e spicca il volo, portandosi sul +3, grazie a Lo Dico e Alfonso Pozo.
Nella seconda frazione parte meglio la Nuoto Catania parte meglio, che prova ad accorciare le distanze con con Torrisi, ma si tratta solo di una flebile speranza. Il club dell’Addaura non si lascia sorprendere e in tre minuti incrementa il proprio divario con le due reti del vicecapitano e la doppietta di giornata dell’argentino. Catania, con un bel tiro all’incrocio spezza il ritmo travolgente degli avversari, ma è Lo Dico a ristabilire il +5 e timbrare il 9-4.
Al rientro dall’intervallo lungo il derby si fa più aggressivo e ad appena 43 secondi, Ferlito, tra i più pericolosi della compagine rossazzurra, riceve il rosso diretto per il colpo in faccia ad Alfonso Pozo. Nel momento di maggiore difficoltà gli uomini di Dato tirano fuori il meglio di sé, rosicchiando lo svantaggio e vincendo 2-5 il parziale. La squadra di Baldineti perde lucidità e intensità in attacco, concedendo anche troppo spazio alle conclusioni impeccabili degli ospiti, con Catania e Russo. Giliberti prova a far rialzare la testa a suoi con il 10-6 dai cinque metri, poi la distanza si accorcia da -4 a -1, con Riolo, Russo e Vukicevic. La Nuoto Catania accarezza l’imprevedibile pareggio, ma l’argentino numero 6 fa tirare un sospiro di sollievo. L’oscura terza frazione si conclude nel peggiore dei modi con il rigore sbagliato da Giliberti.
Il Telimar apre gli ultimi otto minuti agguantando il 12-9 mancato in chiusura dell’oscura terza frazione con il rigore sbagliato da Giliberti, autore questa volta dell’assist per Lo Dico. Quando tutto sembra ormai chiuso gli etnei riaccendono il match prima con Vukicevic e poi su rigore con Russo. La pressione gioca brutti scherzi e a metà tempo il fallo di Fabiano viene severamente punito con il rosso. Dopo attimi di tensione il club dell’Addaura ritrova la via del gol con un eccezionale gol di Marini. A 43 secondi dal termine è ancora Catania a sbaragliare le carte e regalare un finale tutto aperto. A mettere il sigillo finale è però il rigore realizzato da Lo Dico per il 14-12.