Il Ministero della Salute ha disposto l’invio di personale tecnico e agenti dei Carabinieri del Nas in Sicilia, in merito alla situazione della disponibilità di posti letto ospedalieri e di terapia intensiva, dopo la bufera dell’audio del dirigente Mario La Rocca. L’azione si muove in seguito ad una lettera inviata dall’assessore Ruggero Razza, lo scorso sabato 21 novembre, dopo lo scoppio della polemica. Ecco il testo della lettera.
“Signor Ministro, facendo seguito alle nostre pregresse interlocuzioni, in considerazione della particolare situazione emergenziale che sta interessando l’intero territorio nazionale, sono a chiederLe di voler disporre con la necessaria urgenza un’idonea attività ispettiva, per il tramite del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri, al fine di accertare l’esatto numero di posti letto di terapia intensiva attualmente attivi nelle strutture ospedaliere della Regione Siciliana e la loro rispondenza agli impegni assunti da ciascuna Azienda in sede di programmazione”.
Aggiunge così Razza, nella conferenza stampa convocata la stessa mattina di sabato 21 novembre incontrando i giornalisti: “Si è creata una polemica surreale. È surreale – ha aggiunto – perché non riguarda la veridicità dei dati, non si mette in dubbio che ciò che è stato caricato effettivamente corrisponde a ciò che è disponibile, ma si utilizza un ‘non detto’ per valutare come se ci fosse la volontà di realizzare un dato diverso”.