Il progetto di realizzare un centro di compostaggio e stoccaggio in contrada Paterna, nel comune di Terrasini sembrerebbe essere ormai confermato. La nascita della discarica non esclude già diverse problematiche, emerse nel corso della conferenza di servizi a Palermo, nel marzo scorso, nella sede Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Siciliana. Le prime criticità sul centro, legate soprattutto all’impatto ambientale e alla pericolosità dei rifiuti, sarebbero state messe in luce in un documento dei Vigili del Fuoco, inviato all’azienda e alla Regione Siciliana.
Non mancano le perplessità: il progetto, infatti, sarebbe stato depositato il 3 ottobre del 2013, mentre i Vigili del Fuoco fanno rifermento ad uno, che sarebbe stato consegnato il 23 marzo del 2017. “I vigili del fuoco segnalano ripetutamente la mancata conformità del progetto con la normativa di riferimento e che lo stesso non individua le parti dell’attività suscettibili di rischio incendio. – ha denunciato la deputata del gruppo Misto Claudia Mannino – Viene anche messo in evidenza come per un impianto che ritiene di trattare e/o depositare circa 50 tonnellate di legno, non sia opportuna la produzione di compost”.
“Ricordo inoltre – ha aggiunto – che questa operazione fin dall’inizio è stata avallata e portata avanti da un funzionario che ad oggi è agli arresti domiciliari (in seguito all’operazione di polizia “Piramidi”), così come vale la pena ricordare che con l’ultimo consiglio comunale del 31 marzo, (grazie anche all’impegno della consigliera comunale Eva Deak), in seguito al voto unanime, le forze politiche hanno chiesto al sindaco di agire con più forza contro la realizzazione della discarica, e di dare mandato agli uffici di annullare in autotutela tutti i pareri dati”.