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A ventiquattro ore dal terremoto di magnitudo 4.8 che ha colpito i paesi dell’Etna, uomini e mezzi sono entrati in azione lungo l’autostrada A18 Catania-Messina, fratturata all’altezza dello svincolo di Acireale a causa dei movimenti di faglia collegati alla scossa.
Già alle 7 di ieri un’impresa specializzata, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, ha dato inizio ai lavori di ripristino del manto stradale. Dopo il sisma si è formato una sorta di dosso e l’asfalto si presenta sconnesso in più punti.
«Dopo il terremoto siamo intervenuti su più fronti – ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci – disponendo così un intervento urgente per ridurre al minimo i disagi lungo l’A18, con l’obiettivo del rapido ritorno alla normalità di una arteria autostradale strategica per l’intero versante orientale dell’Isola».
L’assessore Falcone, inviato sul posto dal governatore, ha compiuto ieri un sopralluogo e concordato con i tecnici di CAS e impresa la tabella di marcia dei lavori. «Al più presto il Governo Musumeci – spiega Falcone – intende voltare pagina rispetto all’emergenza, si lavora dunque per metterci il peggio alle spalle. Sono state compiute indagini approfondite nella zona fratturata ed è già partita la rimozione del vecchio manto. Entro quindici giorni – assicura l’assessore alle Infrastrutture – l’autostrada sarà di nuovo in sicurezza e il tratto dello svincolo di Acireale verrà riasfaltato nella sua interezza».
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