“Con l’Anas abbiamo già collaborato in occasione del Giro d’Italia, quando abbiamo asfaltato più di 5o chilometri di strade. Oggi stiamo lavorando insieme nella provincia di Enna, con una convenzione che vale 19 milioni e 300mila euro. Un conto, però, è intervenire su alcune decine di chilometri, altra cosa è farlo su un reticolato stradale che è di 18mila chilometri“. l’assessore regionale Marco Falcone dosa le parole con attenzione per commentare il discorso del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli, secondo il quale “L’Anas potrebbe anche supportare gli enti locali, che sono stazioni appaltanti piccole, per lo sblocco delle progettualità“, affermando nel corso del suo giro siciliano la “progressiva acquisizione delle strade provinciali da parte di Anas, che sicuramente rispetto alle Province ha una possibilità di spesa e manutenzione nettamente maggiore“.
Nelle parole dell’assessore della giunta Musumeci, però, si intravede un’alone di perplessità, sebbene il componente della giunta Musumeci faccia più di una sottolineatura sugli eccellenti rapporti tra la società e la Regione: “L’Anas gestisce attualmente quattromila chilometri di strade statali – riflette Falcone – Le strade provinciali sono oltre 18mila chilometri. Se non ci si organizza bene e non si va avanti gradualmente – è la conclusione di Falcone -, tutto questo rischia di restare solo un buon auspicio“.
È facile intuire che si parlerà anche delle dichiarazioni di Toninelli, oggi, nell’incontro tra il ministro e i vertici della Regione siciliana. Ma sono tanti i temi. Non si potrà di certo eludere lo stato in cui versano le strade siciliane, in particolare dopo le recenti alluvioni, ma si dovrà discutere anche di altre questioni, come la Siracusa-Gela, la Catania Ragusa e l’acquisto di navi e aliscafi per i collegamenti marittimi. Tanta carne al fuoco che i vertici dell’amministrazione regionale non vedono l’ora di mettere sul barbecue del governo gialloverde.