Il mafioso e estorsore Pino Rizzo, 51 anni, che aveva la sua influenza criminale tra Cerda Sciara e Trabia in provincia di Palermo, braccio armato del boss Nino Giuffrè, tornato in libertà dopo 17 anni di carcere (e un’ assoluzione per omicidio) ha aperto una pagina Facebook in cui dichiara l’amore per i suoi figli, gli stessi che gli consigliarono di seguire il percorso della propria madre Carmela Iuculano, che dopo l’arresto cominciò a collaborare con la giustizia.
L’uomo vive con una donna a Campofelice di Roccella (Pa) e ogni tanto scrive su Fb frasi che rimandano all’affetto e per i tre figli, due femmine e un maschio, che hanno cambiato nome e vivono con la madre. ”L’ho fatto soprattutto per i miei figli: con il mio arresto credevo che mio marito si sarebbe deciso a collaborare sapendo che io non c’entravo proprio, ed invece no. Allora ho avuto paura di perderli e ho fatto questa scelta per il loro bene’‘, disse Iuculano dopo la decisione di collaborare nel 2004 .
Era stata arrestata il 3 maggio per concorso in associazione mafiosa e messa ai domiciliari perché madre di tre bimbi, il più piccolo aveva 3 anni: le sue accuse portarono al’arresto anche del marito del suocero e del fratello.
I mafiosi furono processati a Firenze e in un’udienza la donna raccontò: “Fin da prima dell’arresto di mio marito io gli dicevo di andarsene dal giro ma lui mi rispondeva sempre che non lo poteva fare perché sarebbe stato ammazzato. Una volta anche mia figlia glielo disse: ‘papà, vedi che la mamma ti ricorda e bene’; ma mio marito gli rispose: ‘ma papà è nato per fare questo’”.
L’uomo non si pentì mai. Ora, dopo 17 anni di prigione è libero. E sui social network il suo tentativo di “riconquistare” i figli.