Condividi

Torre Faro Messina: se la spiaggia libera diventa privata per il torneo di adolescenti (e i genitori danno manforte)

lunedì 14 Agosto 2023

Nel film Nuovo Cinema Paradiso c’è la memorabile scena del pazzo che a mezzanotte irrompe nella piazza cacciando tutti i presenti e dicendo: “la piazza è mia, la piazza è mia”.

Nei giorni della vigilia di Ferragosto alcuni bagnanti tornati a Messina per le ferie pronti a godere almeno per una volta l’anno il sole e il mare della loro terra, hanno avuto l’amara sorpresa, che le spiagge libere sono tali solo fino a quando chi ha le ville a pochi metri non decide che no, quella spiaggia è loro, solo loro, l’hanno acquisita per diritto (si direbbe quasi diritto di censo….).

E’ accaduto nei giorni scorsi a Torre Faro, quel tratto di paradiso che si affaccia sullo Stretto e che tutti definiscono patrimonio dell’umanità. Già, ma non per tutti.

Lungo quel tratto di costa ci sono lidi attrezzati ma anche piccole parti di spiaggia libera, dove chiunque può tranquillamente fare il bagno e prendere il sole. Fino a quando non irrompono gli adolescenti dei complessi dirimpettai (con famiglie al seguito) che essendo proprietari di appartamenti e ville della cosiddetta “Messina bene” si considerano anche proprietari della spiaggia.

Gli episodi sono avvenuti dopo le 15. I bagnanti stanno comodamente prendendo il sole fin quando il gruppo di ragazzini non irrompe nella spiaggia (piccolissima) e si prepara ad allestire il campo di beach volley. Purtroppo però incontrano alcuni ostacoli, i corpi di chi si sta rilassando dopo il bagno. Provano quindi a chiedere di spostarsi (in pratica uno sfratto verso un’altra spiaggia o al limite della battigia) e alle legittime rimostranze i ragazzi iniziano a mettere la rete, segnare il campo, mettere i pali. C’è chi si sposta di pochi metri e chi prova a dire: “questa è una spiaggia libera, io resto qui un’altra mezz’ora”. E si becca gli insulti. Nel frattempo arrivano in spiaggia i genitori dei ragazzini lesti a dare manforte: “ma poverini, hanno organizzato il torneo da tanto tempo…..”, e insomma, che ci fanno altre persone in quella spiaggia libera e chi se ne frega se hanno atteso un anno per quel bagno e attraversato l’Italia per godere di quel “patrimonio dell’umanità” (si ma non tutta….).

Così, per il bene della prole propongono a chi si ostina a restare in spiaggia con l’asciugamano e la crema solare: “vi paghiamo noi il posto al lido qui accanto se vi spostate….”.

Perché a quanto pare l’educazione si compra e si vende. Tutto ha un costo.

Ma i bagnanti resistono, lentamente spinti a spostarsi a suon di pallonate, battute offensive, schiamazzi e con i tifosi delle squadre in campo che fanno ombra. Un episodio che la dice lunga sulla società di oggi, e che sicuramente sarà accaduto e sta accadendo in centinaia di spiagge, ma anche su come le stesse famiglie non siano in grado di svolgere pienamente quel ruolo che è invece fondamentale per il senso civico e di comunità.

Torre Faro, almeno nei pochi tratti di spiaggia libera, appartiene a tutti, il sole non si compra. Furenti i bagnanti in questione (non mettiamo nomi a tutela degli interessati che proveranno a godersi gli ultimi giorni di relax), sperano almeno nel giorno successivo. Niente da fare. Il torneo s’ha da fare, costi quel che costi. Non volete accettare che vi paghiamo un pomeriggio nel lido accanto? Vi ostinate alla spiaggia libera? Beh, peggio per voi. Ci sono le semi finali e le finali. Insomma “la piazza è mia”. Lo dice anche la mia mamma.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.