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le dichiarazioni del coordinatore regionale

Totò Cuffaro: ” Vorremmo l’Agricoltura. Ministro Musumeci? Utile per la Sicilia”

sabato 22 Ottobre 2022

“Se potessimo scegliere, chiederemmo al presidente Schifani questa delega, che non è di potere e neanche di spese ingenti, bensì una delega di servizio”, dice il coordinatore regionale della DC Nuova. In una lunga intervista, Totò Cuffaro ha parlato delle emergenze sul tavolo della Regione a partire da Lavoro e Sanità e su Musumeci dichiara: “Utile per la Sicilia. Disponibili a lavorare con lui”.

“Serve – prosegue Cuffaro – tornare a parlare di agricoltori come nel passato e, insieme a loro programmare un cambio, perché il problema della tropicalizzazione del clima sta incidendo pesantemente sulle nostre colture mediterranee. C’è un altro problema, i nostri agricoltori non vogliono raccogliere le olive. Il prezzo per la manodopera dei raccolti non viene ricompensato dalla vendita dell’olio che non riesce ad avere i giusti prezzi, lo stesso anche per l’uva, e persino il prezzo del carburante sta diventando insostenibile per le imprese agricole: il carburante agricolo al prezzo di € 1,30″.

A breve riprenderà l’ordinaria attività parlamentare e i dossier sui tavoli della politica siciliana non sono cosa da poco. Salute, emergenza rifiuti, lavoro, sono alcuni dei temi del programma della DC e che interesseranno l’azione dei nuovi parlamentari democristiani della nuova legislatura.

“I problemi riguardano innanzitutto il lavoro e la possibilità di fare sviluppo, perché i tanti giovani possano rimanere in Sicilia, piuttosto che emigrare. Sanità per tutti: il nostro invito al presidente della Regione è quello di scegliere il meglio perché la salute possa essere garantita e salvaguardata a prescindere dalle appartenenze politiche. Vogliamo una Sicilia pulita che rispetti l’ambiente, e per questo credo sia indispensabile tornare all’idea dei termoutilizzatori con la possibilità di smaltire i rifiuti a un prezzo equo senza incidere sui bilanci dei comuni. Il nostro territorio è un immondezzaio a cielo aperto. La modernità si collega contestualmente ai temi precedenti, perché la Sicilia corre verso il futuro. Importante investire nelle scuole, il rispetto del principio della legalità che deve passare dai più piccoli”.

La DC Nuova riempirà le fila del centrodestra, e fa ritorno all’Assemblea regionale siciliana con 5 deputati. Questa mattina Nuccia Albano ha ricevuto l’attestato dall’ufficio centrale circoscrizionale che ha reso noti 16 eletti a Sala d’Ercole nella provincia di Palermo. Nei giorni passati è stato proclamato l’onorevole Carmelo Pace ad Agrigento. Si attendono Andrea Messina (per la provincia di Catania), Ignazio Abbate, eletto in provincia di Ragusa e Serafina Marchetta (AG), componente del listino del presidente Renato Schifani.

Motivo di orgoglio per il coordinatore regionale Totò Cuffaro, da sempre legato ai principi della democrazia cristiana.

“Ci riempie di soddisfazione, non soltanto perché la DC torna fisicamente in Parlamento, rioccupando gli scranni che sono stati nel passato di tanti democristiani illustri, ma soprattutto perché torna una idea, la cultura di interpretare la politica: una scelta di partecipazione in mezzo alle persone ed è questa è la più importante delle novità che vuole essere la ripresa di una storia in chiave contemporanea. I valori della Dc sono di nuovo protagonisti dentro la massima sede della rappresentanza del popolo siciliano che è l’Ars”.

Dopo le recenti frizioni politiche, dovute ai nervi tesi tra FI e FDI, che hanno tormentato la maggioranza del presidente della Regione, l’ex governatore non può non parlare da moderato quale è. “Penso che bisogna sempre trovare le ragioni per restare insieme ed uniti, piuttosto che le ragioni che dividono. Mi appello alla volontà di tutti perché abbiamo una responsabilità politica. Facciamo gli auguri al neo ministro Nello Musumeci, la delega del mare e del Sud ha molto a che fare con la Sicilia, un incarico con cui Musumeci può essere molto utile alla Sicilia. Come Dc siamo disponibili a lavorare insieme a lui per trovare occasioni e perché la Sicilia abbia un vantaggio da questa importante funzione”.

Ea proposito di incarichi, mentre Roma ha già il suo governo, la Sicilia attende il suo. L’insediamento all’Assemblea regionale siciliana e la successiva formazione del governo Schifani potrebbero avvenire verso metà novembre. Il fascicolo che riguarda i futuri assessori regionali, e le connesse deleghe, sarà aperto la prossima settimana, tenendo conto dei criteri che determineranno la futura squadra dell’esecutivo. Dunque, se Gianfranco Miccichè rivendica la Sanità, Cuffaro si auspica l’Agricoltura. 

 

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