A capo dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga che a Modena ha portato questa mattina a 19 misure di custodia cautelare ci sono i fratelli Scarantino, ovvero i tre nipoti di Vincenzo Scarantino, il falso pentito della strage di via D’Amelio nella quale perse la vita il giudice Paolo Borsellino.
Secondo le indagini di polizia di Stato e carabinieri, coordinati dalla Dda di Bologna, i tre sarebbero i promotori ed organizzatori dell’associazione con compiti di gestione e reclutamento dei sodali, individuazione dei fornitori, individuazione dei luoghi di stoccaggio dello stupefacente. L’ordinanza di custodia cautelare i carcere, che riguarda anche i tre fratelli, è stata emessa nei confronti di 20 persone, eseguite anche 45 perquisizioni domiciliari. Nel corso delle indagini condotte dalla procura di Modena sulla stessa associazione criminale, erano state arrestate 42 persone e sequestrati 18 chili di cocaina, 5 di eroina, 300 di hascisc, 92 di marijuana oltre a 230mila euro in contanti e sei pistole con munizioni.