Mamma e papà di uno dei due bambini recuperati morti, dall’equipaggio della ong Nadir, si trovano nell’hotspot di contrada Imbriacola. Per l’altro bimbo – entrambe le vittime hanno circa due anni – nella struttura di primissima accoglienza di Lampedusa c’è invece soltanto la mamma. Familiari che sono sotto choc e che vengono, in queste ore, assistiti dalla Croce Rossa italiana che si occupa della gestione del centro.
I sei migranti, che durante la notte sono stati oggetto di una evacuazione sanitaria dal veliero Nadir e hanno rapidamente raggiunto con la motovedetta Cp312 della guardia costiera il molo commerciale della più grande delle isole Pelagie, sono stati dimessi dal poliambulatorio e hanno fatto accesso all’hotspot dove, al momento, dopo il trasferimento di 166 persone, ci sono 304 ospiti, fra cui 28 minori non accompagnati.
All’hotspot di Lampedusa c’è anche il papà del secondo bimbo di 2 anni trovato cadavere dell’equipaggio della nave ong Nadir sul gommone salpato dalla Libia. I quattro genitori, tutti del Ghana, vengono assistiti dal team di psicologi. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola non ci sono invece né parenti, amici o conoscenti dell’uomo che si sarebbe gettato in mare, la mattina di ieri, per cercare refrigerio e non è più riuscito a risalire sul gommone a causa del mare agitato.