Un 25enne di Pescara, Francesco Colasante, è morto nel tardo pomeriggio di ieri a Troina (Enna) in seguito ad un incidente sul lavoro. Il giovane, secondo le prime informazioni, stava lavorando su un traliccio per una ditta che effettua lavori per conto terzi: a causa di scintille, ma non si sa ancora come causate, sul terreno al di sotto della struttura si sarebbe sviluppato un incendio.
Il 25enne, nel tentativo di mettersi in salvo, sarebbe caduto a terra fratturandosi una caviglia. Mentre gli altri compagni di lavoro hanno avuto la possibilità di allontanarsi, le fiamme avrebbero travolto l’operaio senza lasciargli scampo. Trasportato successivamente al Cannizzaro di Catania, Colasante è morto per le gravi ustioni ricevute.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Nicosia. La procura di Enna ha aperto un fascicolo per indagare su quanto accaduto: al momento è contro ignoti.
LA DENUCNIA DELL’UGL
“Incidente mortale sul lavoro a Troina in un cantiere di lavoro di TERNA SPA?” Questa è l’atroce domanda sollevata dalla Segreteria Regionale dell’Ugl Chimici su una notizia per cui si chiede chiarezza sui fatti accaduti.
Il Segretario regionale dell’Ugl Chimici della Sicilia Raffaele Loddo pone una serie di domande sull’accaduto provando a ricostruire i fatti: “Viene consegnato il cantiere alla ditta Socoel abruzzese, nel territorio di Troina, la quale lavora alla sostituzione dei conduttori senza sorveglianza di cantiere da parte di personale Terna SpA. Scoppia un incendio il panico colpisce gli operai, il ragazzo di 25 anni cade dal traliccio? Tra i massi? Si rompe una gamba e un incendio lo avvolge. I suoi colleghi lo recuperano e lo portano in ospedale senza chiamare il 118? In ospedale forse non comunicano che stava lavorando e passa per incidente e non per infortunio sul lavoro?”
“La situazione precipita – spiega Loddo – muore e solo allora per le vie brevi comunicano in Terna SpA la morte. Nessun sopralluogo sul posto nessuna denuncia Inail e organi competenti? Il cantiere non viene sequestrato per indagini e si cerca di capire come uscirne senza clamore?”
“Se così è di una gravità assoluta per la complicità ed il resto conclude il sindacalista – con certezza oggi era in corso una riunione in Terna con la ditta di cui non si conoscono ancora gli esiti, pertanto a seguito del nostro intervento pubblico chiediamo di sapere cosa realmente abbia provocato la morte di un lavoratore e del perché di questo silenzio”.