Quattro offerte presentate per accaparrarsi i lavori per realizzare il primo stralcio della fase tre del tram a Palermo. Ad annunciarlo è stato l’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de ilSicilia.it.
Un momento di dialogo nel quale sono stati approfonditi vari temi. Fra questi figura proprio uno dei cuori pulsanti del trasporto pubblico locale del capoluogo siciliano. “Il tram è una rete chiave per la città di Palermo. Unisce capacità di trasporto di massa alla capillarità. A tal proposito – ha spiegato Maurizio Carta – si è appena chiuso il bando per il primo stralcio di questa fase del tram. Sono state presentate quattro offerte per eseguire i lavori. E’ un sintomo importante di credibilità per l’opera. C’è un sistema imprenditoriale che crede al progetto che abbiamo messo in campo e ha deciso di mettersi in gioco per essere il soggetto realizzatore“.
Si lavora al potenziamento dei treni sul passante ferroviario

Una buona notizia per i fruitori dei mezzi pubblici in città. Una rete di cui il sistema ferrato punta ad essere protagonista in futuro. “Il tram è un’opera chiave per il futuro di Palermo insieme all’anello ferroviario, sul quale confidiamo di vedere aperte al più presto le fermate “Porto” e “Politeama”, e al passante ferroviario – ha dichiarato Maurizio Carta, il quale ha aggiunto –. Su quest’ultimo aspetto, insieme al sindaco, abbiamo incontrato i vertici di Trenitalia per accorciare le frequenze fra i vari treni in alcune fasce orarie. Ciò per rendere l’infrastruttura un elemento attivo del tessuto urbano e non già un collegamento regionale“.
Fase tre del tram a Palermo, le ultime fasi dell’iter burocratico
Il 2 settembre scorso, la Giunta Comunale ha dato seguito alla conclusione dell’iter amministrativo degli uffici, avvenuta a fine agosto, approvando la progettazione definitiva delle linee E1, E2 ed F. Il futuro appalto avrà un valore complessivo da 269 milioni di euro e rientra all’interno di un piano generale, da 519 milioni di euro, che comprenderà anche le linee D e G, nonché cinque parcheggi d’interscambio.
Con riguardo alle fonti di finanziamento, circa 481 milioni di euro derivano dai fondi statali del Decreto Ministeriale 44/2021, quasi 22 milioni di euro dal capitolo 448 dei fondi PNRR e 17,2 milioni di euro dalla programmazione PN Metro Plus 2021-27. Ad oggi risultano già impiegati 154 milioni di euro, utilizzati per l’acquisto di 35 vetture da impiegare nelle tratte oggetto della progettazione definitiva. Mezzi che si aggiungeranno alle 9 vetture comprate con la prima tranche di fondi relativa alle linee A, B e C.
Al momento, il bando interessa solo uno stralcio della fase tre. Il punto di domanda riguarda la linea D. A dicembre 2024, il Consiglio Comunale ha dato un input chiaro: invertire la priorità con la linea F, dando così precedenza alla tratta che collegherà la Stazione Centrale a Bonagia, creando i presupposti per la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Oreto. C’è un problema. Per potere espletare questa operazione serve l’approvazione, da parte dell’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente del cosiddetto PAUR (ovvero il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale). Le ultime novità su questo tema risalgono a fine settembre 2025. A darle è stato proprio l’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta, il quale ha chiarito che dall’organo regionale sono arrivate richieste di ulteriori approfondimenti.
Se non si riuscirà a fare in tempo, nel progetto rimarrà la linea F. I soldi attualmente a disposizione, infatti, non bastano a completare tutto il progetto del sistema tram di Palermo. Servirà trovare ulteriori risorse, circa 350 milioni di euro, così come chiesto dall’Amministrazione Comunale al Ministero dei Trasporti a febbraio 2025. Fino ad allora, l’obiettivo rimarrà quello di sottoscrivere l’obbligazione giuridicamente vincolante, con una delle quattro aziende che ha presentato un’offerta, entro e non oltre il 31 dicembre 2025. Pena la perdita dei finanziamenti.