“Nisba. Niet. Nulla. Non c’è più trippa per gatti. L’Amat batte cassa ancora una volta, ma il ragioniere generale del Comune risponde picche e lo certifica nero su bianco: i soldi sono finiti, le casse di Palazzo delle Aquile sono vuote e i questuanti (leggi le altre aziende partecipate) sono davvero troppi”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo.
“Purtroppo – prosegue – adesso i nodi sono venuti al pettine: la gestione del tram – il giocattolino così grazioso e appariscente ma poco, o nulla, utile ha praticamente affossato l’Amat, che già non brilla certo di luce propria. L’unica soluzione che rimane a Michele Cimino, presidente dell’azienda di via Roccazzo, è quella di consegnare le chiavi del tram al sindaco Orlando e sottrarsi così ad un salasso economico che, con il passare dei giorni, sta portando verso il baratro l’Amat”.
“Il sindaco adesso quindi – attacca la Figuccia – si assuma tutte le proprie responsabilità e trovi al più presto la soluzione più adatta per evitare il fallimento dell’azienda trasporti, che getterebbe nella disperazione migliaia di famiglie palermitane. Caro Orlando, il tempo delle promesse e dei proclami è finito: è arrivato il momento dei fatti. Ormai tutti siamo stanchi di parole, parole, parole…”.