La sicurezza dei cittadini passa anche da interventi costanti e programmati di manutenzione e pulizia dei corsi d’acqua, oltre che dalla programmazione e dalla progettazione.
Per questo il Comune di Trapani, in convenzione con l’Autorità di Bacino, ha avviato la pulizia di canali demaniali, il torrente Lenzi a Xitta e il Fosso Canalotti a Fulgatore, con un finanziamento complessivo di 365 mila euro ottenuto dall’Autorità di Bacino. Altri due progetti sono in fase istruttoria e riguardano tratti del torrente Benovara (Birgi) e il Fastaia (adduzione della Diga Rubino).
Lo rende noto il Pd Trapani con un post su Facebook.
Un’azione concreta per migliorare l’efficienza idraulica, rimuovere detriti e vegetazione, risagomare gli alvei e consolidare le sponde, riducendo così il rischio di allagamenti e danni alle abitazioni.
“Il Partito Democratico ritiene fondamentale continuare a lavorare per una città più sicura e sostenibile, capace di recuperare e valorizzare le proprie infrastrutture idrauliche storiche e naturali. Ecco perché, dal 2019, grazie anche all’impegno dell’Assessore Giuseppe Pellegrino, l’amministrazione ha posto al centro della propria azione il tema della gestione delle acque e del sistema dei canali di gronda su Erice e Trapani, realizzati negli anni ’80 e lasciati incompleti”.
“In questi anni, in collaborazione con l’ing. Venturini, incaricato dal Comune di Trapani, abbiamo posto l’attenzione sul tema, programmando interventi di difesa idraulica della città di Trapani ed adeguamento del sistema fognario di acque miste”.
Lo studio ha stabilito l’ordine delle priorità di intervento, quali la riattivazione dei canali di gronda Erice–Trapani, il recupero del Canale Scalabrino, la realizzazione di vasche di laminazione (ex Salina Collegio) e la riforestazione del versante sud-ovest di Erice. La tutela ambientale, la lotta ai cambiamenti climatici e la costruzione di città resilienti e adeguate sono pilastri del nostro programma politico e amministrativo: un impegno costante per lo sviluppo sostenibile, la transizione ecologica e la giustizia ambientale, con la difesa del suolo e la prevenzione del dissesto idrogeologico tra le priorità assolute. Tale impegno riguarda anche i comuni vicini, in ottica di tutela dell’intera area urbana e di collaborazione a difesa dell’intera comunità.
Le amministrazioni di Città di Trapani e Comune di Erice collaborano attivamente al fine di porre in essere una serie di azioni coordinate ed utili a risolvere le criticità, come la messa in sicurezza ed a sistema idraulico dei tre canali di gronda esistenti – due su Erice, che sboccano a San Cusumano – e che non intercettano le acque piovane della montagna di Erice o la realizzazione dei canali di adduzione del bacino pedemontano di Erice lato sud da convogliare nel canale incompleto e che ricade in territorio di Trapani.
D’ultimo, il comune di Trapani, avvalendosi del lavoro fatto dall’ing. Venturini, ha presentato un progetto di 18 milioni di euro tramite l’Ati Idrico per interventi di difesa idraulica della città di Trapani ed adeguamento del sistema fognario di acque miste.