Un’indagine avviata nel giugno 2023 dalla Procura della Repubblica di Trapani ha portato alla luce un complesso sistema di truffe ed estorsioni condotte attraverso i social network.
L’analisi, sviluppata dai Carabinieri della Stazione locale, ha permesso di individuare un circuito di soggetti che sfruttavano l’emotività e la fragilità delle vittime per ottenere denaro con inganni e minacce.
Le modalità di truffa erano molteplici: in alcuni casi, i criminali simulavano situazioni di bisogno, come il pagamento di cure mediche urgenti per figli minori, facendo leva sulla compassione delle vittime. In altri, si presentavano come militari stranieri in missione all’estero, raccontando di aver inviato in Italia una valigia contenente denaro e oggetti di valore, per la cui consegna si chiedeva un pagamento anticipato di diverse migliaia di euro.
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Ancora più subdole erano le estorsioni emerse nel corso delle indagini: le vittime venivano coinvolte in relazioni virtuali sempre più intime, fino a essere costrette a versare denaro sotto la minaccia della diffusione di immagini compromettenti ottenute durante le conversazioni online.
Un ruolo chiave nelle indagini è stato svolto dalla Sezione Criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma, che ha permesso di tracciare il flusso delle transazioni illecite, spesso convertite in bitcoin per sfuggire ai controlli.
Grazie alla cooperazione internazionale e allo scambio di informazioni su piattaforma SIENA di Europol con le autorità di Malta, è stato possibile ricostruire il giro d’affari e individuare i responsabili. Le indagini proseguono per accertare l’entità del fenomeno e identificare ulteriori soggetti coinvolti nella rete criminale.