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In corso le indagini

Trapani, youtuber accusato di abusi su minore: minacce e soldi in cambio di favori sessuali

mercoledì 1 Novembre 2023

Un celebre youtuber di 21 anni, originario di Alcamo, nel trapanese, è accusato di aver adescato e abusato di un minore, si trova agli arresti domiciliari.

Il giovane è accusato di molestie e minacce nei confronti del minore e anche nei confronti della madre del minore, ingerendo negli stessi un fondato timore per la loro incolumità, facendogli così modificare le abitudini di vita, costringendoli a bloccare profili social, utenze telefoniche e assumere cautele negli spostamenti. “Suo figlio non ha capito che morirà con le mie mani stavolta non mi fermo”, scriveva il 21enne in uno dei tanti messaggi minacciosi inviati alla madre del minore.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il ragazzo, dopo aver conquistato la fiducia del minore approfittando del fatto che fosse un noto youtuber, lo avrebbe convinto a fare una videochiamata in cui doveva riprendersi nudo, offrendogli, come ricompensa, la possibilità di insegnargli il mestiere.

Dalle indagini emerge pure che il 21enne tempestava di messaggi il minore, dimostrandogli un sentimento di forte morbosità, chiedendogli spesso, dove e con chi fosse, facendosi inviare le foto di ciò che lo circondava. “Se ti vedo per strada ti gonfio la faccia” oppure “Il 23 aprile 2023 vengo sotto casa tua e ti gonfio la faccia malformato. Meglio che non ci vai a scuola malformato che ti accoltello” sono alcuni dei tanti messaggi minacciosi inviati dallo youtuber al minore.

La prima molestia al minore sarebbe avvenuta nell’ottobre del 2021, quando il 21enne rimasto solo con il minore, lo avrebbe molestato sessualmente contro la sua volontà. Nell’aprile del 2022, in una seconda occasione, lo youtuber avrebbe invitato il minore presso un B&B dove alloggiava, dietro il corrispettivo di 10 euro, lo avrebbe convinto a dargli un bacio sulle labbra. In altre occasioni, sempre dietro corrispettivo di denaro, gli avrebbe chiesto di masturbarlo. Una richiesta a cui il minore avrebbe acconsentito solo perché lo youtube lo minacciava che avrebbe distrutto la macchina della madre o che sarebbe andato sotto casa sua a urlare il suo nome, dicendolo che lo amava.

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