L’obiettivo della Fondazione Onassis è quello di realizzare un centro trapianti multiorgano in Grecia.
“Prima dell’avvio di Ismett, i pazienti siciliani erano costretti ad affrontare i cosiddetti ‘viaggi della speranza’ verso altri Paesi, soprattutto Belgio, Francia e altre strutture del Nord Europa, per poter essere trapiantati“. A dichiararlo è Angelo Luca, direttore dell’ Irccs Ismett, il quale aggiunge che: “Oggi la nostra struttura non solo è in grado di curare i pazienti siciliani che ne hanno bisogno, ma offre l’opzione terapeutica del trapianto anche a pazienti provenienti da altri Paesi”.
L’Ismett
Nasce dalla partnership tra la Regione Siciliana e il centro medico dell’Università di Pittsburgh (UPMC). Il centro inizia l’attività nel giugno 1997 all’interno di alcuni locali ristrutturati dell’Arnas “Civico” di Palermo, un mese dopo il primo trapianto.
L’Ismett, da all’ora non si è mai fermato, diventando un centro di eccellenza. E’ stato il primo ospedale del Meridione ad aver ricevuto l’accreditamento da parte della Joint Commission International (JCI). La JCI è uno fra i più avanzati sistemi di accreditamento per valutare la qualità delle strutture sanitarie. Nel 2022 vanta ben 176 trapianti e, secondo la classifica annuale di CHIME “Digital Health Most Wired”, è uno dei due centri europei tecnologicamente più avanzati nella categoria “Acute” insieme al Cambridge University Hospitals NHS Foundation Trust.
La visita
La Fondazione, nata per volontà di Aristotele Onassis , opera principalmente nei settori della cultura, istruzione e salute con l’obiettivo di promuovere attività legate alla Grecia. Per sostenere i settori della solidarietà sociale e della salute, la fondazione ha finanziato un Centro di cardiochirurgia Onassis (OCSC) in Grecia nel 1992.
Durante la loro visita all’Ismett, i membri della Fondazione hanno visitato la struttura e, accompagnati da direttori e medici del centro, hanno assistito alla presentazione dei sistemi tecnologici dell’Istituto.
“Vorremmo congratularci con le persone che hanno sviluppato questo ospedale unico nel suo genere e con la comunità locale per averlo ospitato – sottolinea Ioannis N. Boleti del Centro Cardiochirurgico Onassis – Esprimiamo la nostra gratitudine ai colleghi dell’ospedale ISMETT per la loro ospitalità e per l’opportunità di scambiare idee sulla donazione di organi solidi, sui trapianti e sulle operazioni ospedaliere in generale. Esploreremo potenziali modi per una futura cooperazione nei campi dei trapianti, dell’istruzione e della ricerca”.