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“I tre anni di attività sono contrassegnati da una grande programmazione sui beni culturali che finalmente sono tornati strategici in Sicilia e non sono più un inutile orpello come qualcuno in passato pensava. E sono strategici perché sono diventati beni da offrire al mondo quale sviluppo quale carta economica da giocare e da spendere”.
Lo ha detto ai giornalisti Alberto Samonà, assessore ai beni culturali e all’identità siciliana, a margine della kermesse, allo Spasimo di Palermo, su tre anni di lavoro del governo siciliano.
“La cultura in Sicilia è tornata ad essere motore economico della nostra terra – ha proseguito – e questo dopo un periodo drammatico come la pandemia, che speriamo di esserci lasciati alle spalle, e quindi il significato è ancora più forte. La cultura è la vera scommessa e la programmazione da’ linfa vitale per permettere che ciò che ha iniziato questo governo, visto che eravamo all’anno zero, possa essere il biglietto da visita della Sicilia dei prossimi decenni e la gente scoprirà questa Sicilia finalmente”.