Si aggiungono alle due associazioni in odor di mafia Libero Jato e Libero Bagheria, cancellate dall’elenco delle associazioni antiracket, altre cinque associazioni palermitane inattive ormai da tempo.
Si sta allargando a macchia d’olio questa indagine della prefettura di Palermo che dal 2 febbraio con l’arrivo del nuovo commissario nazionale antiracket Domenico Cuttaia sta scuotendo il mondo dell’associazionismo.
Come riportato dall’edizione odierna de La Repubblica Palermo, oggi infatti le dichiarazioni di Cuttaia appena insediato non lasciano spazio a dubbi di sorta: «Occorre imprimere rinnovato impulso all’attività di revisione degli elenchi provinciali», è scritto in una circolare inviata ai prefetti di tutta Italia; è necessario verificare la «specifica capacità operativa».
Insomma, mai più solo associazioni che pensano esclusivamente a incassare finanziamenti e a collezionare parti civili. È necessario che le associazioni facciano «attività di sensibilizzazione alle vittime per il ricorso alla denuncia » e collaborino con le forze dell’ordine. Uno stop all’antimafia di maniera. Il prefetto di Palermo Antonella De Miro ha avviato controlli e verifiche. Nella lista della prefettura di Palermo restano soltanto il Comitato Addiopizzo, la società cooperativa sociale Solidaria, il Centro studi e iniziative culturali Pio La Torre e Libero Futuro.
Sempre Repubblica riporta come adesso sia arrivato il provvedimento di cancellazione dalla lista prefettizia, che colpisce anche un nome storico del movimento antiracket, “Sos Impresa Palermo”. Cancellazione per inattività pure per l’associazione “Co.di.ci. – centro per i diritti del cittadino”, per l’associazione “Coordinamento delle vittime dell’estorsione dell’usura e della mafia”, per “l’Associazione antiracket Termini Imerese” (A.T.I.) e per l’associazione “Liberi di lavorare”. Una sforbiciata di non poco conto. «C’è l’esigenza – ha ribadito il commissario antiracket Cuttaia nella sua circolare – di porre in essere un’attenta valutazione di quanto concretamente realizzato dalle associazioni».