Una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 è stata registrata dall’Ingv alle 21.33 nel Catanese. L’evento è stato nettamente avvertito a Catania e provincia. Segnalazioni sono arrivate anche dalle province di Siracusa e Ragusa. L’ipocentro e’ stato localizzato a sei chilometri a sud-est di Motta Sant’Anastasia e una profondità di undici chilometri. La stessa zona dove erano gia’ state localizzati, dalle 22.363, altri cinque sismi di magnitudo compresa tra 2.4 e 3.3 .
Dopo il terremoto delle 22.33 uno sciame sismico sta interessando la zona di Motta Sant’Anastasia con una decina di scosse registrate dall’Ingv di energia compresa tra 1.6 e 2.8 di magnitudo. La Soris della sala emergenze della Protezione Civile regionale ha già fatto una ricognizione telefonica di tutti i sindaci del comprensorio di Motta Santa Anastasia e al momento non si registrano danni a cose o persone. Nessuna segnalazione risulta pervenuta ai vigili del fuoco.
LA NOTA DELLA PROTEZIONE CIVILE
Per i comuni entro un raggio di 30-50 km dall’epicentro in relazione alla sequenza sismica in corso nella piana di Catania, a 6 Km a sud-ovest di Motta S.A. invito Sindaci ad attivare FASE DI ATTENZIONE e quanto previsto dai piani di PC.
Nel caso di eventi sismici o di sciami sismici di intensità medio-bassa avvertiti dalla popolazione ma che non fanno registrare danni evidenti alle strutture, il Sindaco e il responsabile comunale PC, ciascuno:
1. segue l’eventuale evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti;
2. mantiene i contatti con la Sale e le Strutture Operative attive sul territorio: SORIS – 800 404040; SUES-118; 112 Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale; Prefetture; Servizio Rischio sismico e vulcanico di questo DRPC (ing. Ninni La Spina 3201827468) e Responsabile Territoriale ing. Giovanni Spampinato 335 7126782); nonché, ove del caso, con la Sala Situazioni Italia SSI del DPC – 06 682265;
3. verifica il Piano Comunale di Protezione civile e i piani di evacuazione degli edifici pubblici e delle scuole in particolare;
4. pre-allerta i referenti delle attività previste nel Piano di protezione civile (in particolare: il referente del COC – Centro Operativo Comunale e le Associazioni di Volontariato operanti nel territorio comunale o viciniori) verificandone la reperibilità;
5. verifica l’effettiva disponibilità di aree libere e idonee per l’attesa (avendo cura di assicurarne l’accessibilità in quanto le stesse costituiscono i luoghi di prima accoglienza per la popolazione) e per il ricovero della popolazione;
6. verifica l’effettiva disponibilità di edifici sismo-resistenti per allocarvi eventuali centri operativi o funzioni strategiche;
7. adotta ogni utile ulteriore provvedimento, anche in via preventiva e precauzionale, atto a ridurre eventuali e conseguenti rischi per la popolazione.
Inoltre, nel caso di eventuali ulteriori scosse avvertite dalla popolazione:
8. attiva il COC anche in modalità ridotta per seguire l’evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti e per le eventuali successive attivazioni;
9. valuta la sospensione temporanea delle attività (in particolare quella scolastica) nelle strutture non antisismiche e a maggior vulnerabilità;
10. raccoglie segnalazioni e informa il DRPC Sicilia – SORIS su eventuali danneggiamenti e/o dell’aggravarsi di quelli in atto, al fine, se del caso, di consentire specifici sopralluoghi tecnici anche a cura del comune stesso;
11. Informa i cittadini in merito alla pericolosità sismica che connota il territorio, alla vulnerabilità degli edifici e ai comportamenti più corretti da adottare;
12. verifica, prima dell’utilizzo, l’agibilità degli edifici e delle infrastrutture con priorità per quelli strategici e rilevanti ai fini di protezione civile (municipi, ospedali, scuole, caserme, ponti, viadotti) e della viabilità;
13. pone attenzione agli edifici e manufatti particolarmente vulnerabili e/o con danneggiamenti pregressi e/o comunque con particolari situazioni di rischio, adottando tutti i necessari provvedimenti al fine di salvaguardare l’incolumità dei cittadini.
Si assicura che all’interno del territorio comunale, vengano monitoratati, da parte degli enti proprietari e gestori e/o possessori o utilizzatori, le strutture e infrastrutture strategiche e/o rilevanti ai fini di protezione civile (ospedali, presidi sanitari e ospedalieri, municipi, caserme, ponti e viadotti, infrastrutture e reti di comunicazione e di trasporto energia, gas e acqua, edifici scolastici, di culto e per altre attività).
Il Sindaco si fa parte attiva con tali enti chiedendo di:
14. svolgere tempestivamente verifiche di vulnerabilità e agibilità, anche speditive, delle medesime strutture di competenza;
15. predisporre e/o verificare i piani, anche speditivi, di evacuazione degli edifici e delle infrastrutture e, per le strutture ospedaliere, i piani di massiccio afflusso, controllo di tutte le strutture pubbliche per aperture in sicurezza.