“I problemi dell’Ospedale di Taormina necessitano di risposte urgenti. Per questo è auspicabile che venga costituita una delegazione trattante che possa interloquire con il nuovo governo regionale, una volta costituito, per cercare di affrontare le criticità e dare risposte concrete e risolutive alle molteplici carenze del San Vincenzo che rappresentano al momento un vulnus per la salute dei pazienti e per la qualità del lavoro dei professionisti che operano nei reparti”. Lo ha dichiarato in una nota la responsabile per la zona ionica e Valle Alcantara di CittadinanzAttiva Tribunale dei Diritti del Malato, la dott.ssa Agata Polonia, che così sollecita una svolta sui problemi che affliggono ormai da tempo vari reparti dell’ospedale di Taormina.
I sindacati a luglio hanno avviato un confronto sul tema che poi si è interrotto per la pausa estiva, e i rappresentanti dei lavoratori si aggiorneranno adesso a settembre. Il mese entrante sarà anche e soprattutto quello che eleggerà il nuovo governo regionale e proprio in vista di quella data spartiacque del 25 settembre ora si cerca di tenere in primo piano le difficoltà che penalizzano l’attività del San Vincenzo. Le questioni da affrontare non sono poche: c’è in primis il Pronto Soccorso che fa i conti con una carenza di organico di lunga data e con le lunghe attese poi dei pazienti, ma anche con la mancanza di strumentazioni come i monitor multiparametrici (ne servono almeno 4 ma ad oggi ce n’è soltanto 1). L’Urologia rischia la chiusura e necessita di un rafforzamento dell’organico. L’Ortopedia attende rinforzi ed un potenziamento dell’organico che al momento continuano a non esserci. Ulteriori criticità interessano Radiodiagnostica, Medicina Trasfusionale, Complesso operatorio, la Cardiochirurgia Pediatrica, la Terapia Sub-Intensiva, Nefrologia e Dialisi, Cardiologia con Utc, Chirurgia Generale, Ginecologia e Ostetricia, Otorinolaringoiatria, Ematologia, Radioterapia.
“Su tutti questi fronti c’è bisogno di un confronto, magari attraverso l’avvio di un tavolo permanente di confronto con la Regione, che vada oltre la prospettiva di qualche soluzione tampone e che preveda misure strutturali – afferma la dott.ssa Polonia -. Non è più tempo di promesse e “contentini”. Il “San Vincenzo” di Taormina necessita di una maggiore attenzione e di una considerazione che sino ad oggi è mancata. Quest’ospedale non può più essere considerato un nosocomio di “periferia”. La politica, in questo momento affaccendata nella campagna elettorale, deve assumersi tutte le responsabilità del caso per garantire la salute dei pazienti e per mettere i professionisti del presidio nelle giuste condizioni per poter lavorare. Non ci può essere depotenziamento e deve, invece, esserci al contrario un potenziamento urgente dei reparti. Per questo va aperto un tavolo di confronto che interloquisca in modo incisivo con il nuovo governo regionale”.