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Dopo lo sciopero del personale di Unicredit di Messina e Provincia la questione ieri ha investito i deputati al parlamento nazionale.
Ieri la deputata Carmela Ella Bucalo di Fratelli d’Italia ha preso la parola alla Camera: “È la paradossale situazione dell’Azienda UniCredit che da oltre 140.000 dipendenti, oggi è arrivata a circa 86.000. Tagli che nessun altro gruppo bancario italiano o europeo ha fatto fino ad oggi.
Particolare la posizione dell’intera area commerciale di Messina dove è in atto una drastica diminuzione di organici a fronte di una rilevante carenza di personale. Da evidenziare la mancata assunzione di giovani che negli ultimi anni sono stati meno di 20 e la carenza di formazione del personale, per questi motivi lunedì 29 luglio, i lavoratori di tutti gli sportelli della banca nella provincia di Messina, hanno indetto una intera giornata di sciopero”.
“I sindacati si aspettano risposte concrete da parte dell’Azienda perché altrimenti mobiliteranno di nuovo il Personale – gli fa eco Massimo Pellegrino Responsabile FABI di Messina – perché altrimenti mobiliteranno di nuovo il Personale”.
“Nei prossimi mesi la vertenza aperta a Messina – anticipa Carmelo Raffa, Coordinatore della FABI Sicilia, – si estenderà non solo in Sicilia ma in altre zone d’Italia e a tale scopo ha promosso un incontro dei sindacalisti dell’Organizzazione che si terrà a Messina il 10 settembre, a tale assise parteciperanno i vertici nazionali della FABI, in quella sede faremo le nostre valutazioni per poi raccordarci con le altre sigle sindacali al fine d’intraprendere le opportune iniziative”.