I Carabinieri del comando provinciale di Siracusa segnalano in provincia diverse truffe, tentate o consumate, messe in atto da sedicenti carabinieri, avvocati e operatori del 118. Il modus operandi utilizzato dai truffatori è quasi sempre lo stesso. Individuata la potenziale vittima, solitamente un anziano, viene contattata telefonicamente, nella maggior parte dei casi su una utenza fissa, da un sedicente maresciallo dei Carabinieri che segnala l’arresto di un parente proponendone la liberazione in cambio di denaro da versare nelle mani di un avvocato che di lì a poco la raggiungerà in casa.
Gli scenari possono cambiare e i truffatori, come veri e propri attori, inscenano ora l’incidente stradale che vede coinvolto il familiare, ora il sequestro del mezzo o l’emissione di una sanzione amministrativa che richiede il pagamento di una certa somma per evitare denunce penali. In effetti, pochi istanti più tardi, un sedicente avvocato, elegante e dai modi cortesi, bussa alla porta della vittima chiedendo la somma precedentemente comunicata o altri valori (oggetti d’oro o altri preziosi) per procedere all’immediata scarcerazione del figlio. Purtroppo in provincia sono già numerose le vittime di questa truffa che ha fruttato migliaia di euro ai suoi autori. Le indagini sono in corso.
Il comando provinciale dell’Armai di Siracusa, nel segnalare che nessun Carabiniere richiede denaro per qualsivoglia ragione, sollecita massima attenzione da parte delle potenziali vittime e dei prossimi congiunti, figli e nipoti, che sono chiamati a mettere in guardia i loro cari. I Carabinieri suggeriscono infine di contattare sempre il 112 in caso di dubbi circa l’identità della persona che si ha di fronte o al telefono e che richiede denaro.