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La Sicilia è la prima tra le regioni italiane ad aver elaborato un percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale (PDTA) in ambito cardio-oncologico: prende in via dall’Assessorato per la Salute il primo percorso innovativo regionale in ambito nazionale, per i pazienti oncologici in trattamento con farmaci chemioterapici e a rischio di complicanze cardiovascolari, un provvedimento inedito in Italia per quanto riguarda l’assistenza dei pazienti che in alcuni casi sviluppano una patologia cardiovascolare mentre seguono il percorso di cura antineoplastico.
Ogni anno in Sicilia vengono diagnosticati in media 22.667 casi di tumore di cui 12.183 (53,7%) casi fra maschi e 10.484 (46,3%) tra femmine. La patologia oncologica/ematologica determina ogni anno nell’isola una media di 40.348 ricoveri ordinari di cui il 55% negli uomini e il 45% nelle donne. Sono invece 12.432 le persone che muoiono a causa di una patologia oncologica.
Gli effetti cardiotossici delle terapie antineoplastiche, oltre a causare complicanze nello stato di salute del paziente, alzano sensibilmente i costi pro-capite delle cure: per un paziente esposto a effetti cardiotossici, il costo che il servizio sanitario sostiene è di 10.870 euro l’anno, una cifra decisamente maggiore rispetto alle cure destinate a un paziente oncologico con cardiopatie, ma senza esposizione, 5.777 euro, mentre per un paziente oncologico senza alcuna cardiopatia la spesa sarà di 4.689 euro.
Il nuovo protocollo che definisce il Pdta, firmato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, è già stato apprezzato nel corso della seconda edizione dell’International Cardiology Symposium a Siracusa lo scorso novembre ed è stato presentato a Villa Malfitano Whitaker nel corso di un convegno.
Nell’ambito dello sviluppo e miglioramento delle attività di pianificazione e programmazione sanitaria regionale e in un’ottica di Health Technology Assessment (HTA), il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto dai rappresentanti delle principali società scientifiche ed esperti del settore coinvolti nella gestione clinica assistenziale dei pazienti affetti da tumori – coordinato per l’assessorato dal cardiologo Giovanni De Luca, dirigente del Servizio Qualità e Sicurezza.
In particolare il nuovo PDTA definisce un programma di sorveglianza per limitare con maggiore efficacia l’eventuale effetto cardiotossico dei farmaci e prevede: la stratificazione del rischio cardiovascolare del singolo paziente neoplastico, una strategia di prevenzione; il monitoraggio del paziente sottoposto a trattamento; un’identificazione precoce dell’eventuale danno cardiovascolare e l’immediata cura. La prevenzione e il trattamento delle complicanze cardiovascolari riduce anche il rischio che la terapia antineoplastica venga sospesa.
Il Nuovo protocollo è stato già recepito da tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere dell’isola secondo le direttive assessoriali.
“Sono orgoglioso del lavoro svolto dall’Assessorato e per aver raggiunto un cosi importante risultato, riconosciuto in ambito nazionale e internazionale, a tutela dei pazienti, che hanno il diritto di ricevere ogni tutela da parte delle istituzioni – ha detto l’Assessore alla Salute Ruggero Razza – Il PDTA sulla cardio oncologia, insieme al nuovo Pdta per la cura del tumore al seno e per le neoplasia ereditarie, rappresentano un nuovo modo, più sicuro e trasparente, di fornire assistenza mirata ai pazienti affetti da cancro o sottoposti a trattamenti potenzialmente tossici, garantendo loro un approccio più sensibile, uniforme ed omogeneo in tutto il territorio regionale“.
Toccherà adesso ai commissari e ai direttori generali delle Aziende adottare i provvedimenti necessari per erogare ai pazienti oncologici in trattamento antineoplastico l’assistenza cardio oncologica prevista dal documento regionale.