L’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano procederà a un vero e proprio censimento degli impianti di distribuzione di carburanti in Sicilia.
Si è svolto infatti nei giorni scorsi presso l’assessorato regionale delle Attività Produttive a Palermo la tappa siciliana del “tour” di illustrazione delle nuove norme sulla razionalizzazione della rete carburanti e dell’anagrafica degli impianti di distribuzione, organizzato da Anci, Regioni, UP, Assopetroli.
Al centro della discussione la Legge 124 del 4 agosto 2017 che prevede alcune norme in materia di razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti per incrementare la concorrenzialità del mercato di carburanti e la diffusione al consumatore delle relative informazioni.
Prevista l’introduzione di una vera e propria anagrafe degli impianti di distribuzione di benzina, gasolio, GPL e metano della rete stradale ed autostradale cui i titolari dell’autorizzazione e concessione degli impianti di distribuzione carburanti hanno l’obbligo di iscriversi, entro il 24 agosto 2018.
Positivo il commento dell’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano: “L’anagrafe degli impianti di distribuzione carburanti ci consentirà per la prima volta di avere un quadro completo e aggiornato della rete dei distributori sul territorio siciliano. Non si tratta di un semplice censimento ma di uno strumento indispensabile per garantire sicurezza, servizi efficaci ed efficienti e soprattutto che permetterà alla Regione siciliana la definizione di politiche ed interventi coerenti nel settore”.
Massimiliano Giannocco (Unione Petrolifera) ha invece dichiarato: “Apprezziamo l’iniziativa della Regione Siciliana e di Anci di approfondire, nell’ambito del seminario patrocinato da Unione Petrolifera, i contenuti della Legge Concorrenza in materia di carburanti. Un’efficace attuazione della norma permetterà di avere, attraverso l’adeguamento o la chiusura degli impianti incompatibili, una rete di distribuzione più sicura per utenti, gestori e automobilisti”.
Turano ha inoltre incassato negli ultimi giorni un altro risultato importante.
L’esecutivo regionale ha messo in campo infatti duecento milioni in più a disposizione di piccole e medie imprese siciliane, per favorire innovazione, investimenti tecnologici e start up. Uno schema di rimodulazione del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 che modifica in parte l’Obiettivo tematico 3 del Programma.