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“Rispetto alle aspettative che c’erano nelle ultime settimane prima della riapertura, le cose non vanno bene. I numeri che si sono realizzati in questo momento e la tipologia di persone che vengono a Taormina non rispecchiano né la quantità né la qualità di cui Taormina avrebbe bisogno”. Lo afferma il sindaco Mario Bolognari che così fa il punto sul momento del turismo nella Perla dello Ionio, a pochi giorni ormai da ferragosto. Lo scenario che trova conferma in questa fase è quello di un turismo nel quale mancano gli stranieri e prevale il movimento di prossimità.
“In questo momento – afferma il primo cittadino – non riparte in maniera significativa il turismo straniero. Ci sono in questo momento degli stranieri alloggiati a Taormina ma i numeri non sono significativi e c’è una sofferenza nelle strutture alberghiere perché la gente ha ancora probabilmente una certa resistenza ad inserirsi in una struttura più ampia, dove ci sono altri ospiti. Ho fatto un giro nelle strutture ricettive a Taormina e devo dire che le norme di sicurezza vengono rispettate con molta professionalità e con molta sicurezza, le strutture alberghiere hanno formato il personale che è perfettamente informato di tutte le procedure e di tutte le fasi di ingresso e uscita dei clienti, ma i numeri sono impietosi. Tra agosto, settembre e ottobre avremo un recupero dei numeri ma non sarà una compensazione rispetto allo scorso anno. Nessuno potrà dire come potranno andare le cose da qui al 31 dicembre, ma certamente è molto dura anche se ci sono segnali incoraggianti di interesse e di promozione che vedono Taormina, come la stella cometa del turismo in Sicilia”.
Intanto si stringono i tempi per il bando di gara riguardante l’affidamento della gestione del Palazzo dei Congressi, che il Comune conta di : “Abbiamo formulato – ha detto il sindaco – una bozza di bando, ottemperando all’atto di indirizzo deliberato di recente dal Consiglio comunale. Il bando di gara non dovrà fare voli pindarici ma rispettare le norme ed essere comprensibile a chiunque. Noi non affittiamo un immobile, noi daremo in concessione la gestione delle attività. Il servizio fondamentale non è quello di organizzare congressi ma intercettare e captare congressi, convegni a livello internazionale che si aggiungano a quelli che normalmente già vengono a Taormina per svolgere le loro attività. Chi aspira a questa gestione dovrà essere una società che dimostri di avere un curriculum tale da poter svolgere queste attività. Il bando verrà pubblicato per un periodo ampio sulla gazzetta ufficiale europea e speriamo che ci siano molte proposte in modo che si possa scegliere al meglio chi sarà il gestore del Palazzo dei Congressi per i prossimi nove anni”.
Infine l’inchiesta sul mancato versamento della tassa di soggiorno al Comune da parte di alcune strutture alberghiere. “Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria si attendeva da tempo, eravamo a conoscenza che c’era in atto un’indagine e la questione si riferisce ai 5 anni precedenti. Gli uffici del Comune, come è giusto che sia, hanno collaborato per fornire le informazioni necessarie”: così Bolognari ha commentato l’indagine della Guardia di Finanza che ha sequestrato circa mezzo milione di euro a 17 strutture alberghiere di Taormina. “Un’indagine salutare”, così il primo cittadino definisce i risvolti della vicenda.
“Questi operatori – spiega il sindaco – hanno capito che i soldi che incassano non sono soldi a loro disposizione ma denari che devono essere incassati con una procedura e un conto separato. I proventi della tassa di soggiorno vanno versati puntualmente entro il 15 del mese successivo a quello di riferimento. Il non farlo o il farlo in ritardo è appropriazione indebita o peculato, quindi siamo in presenza poi di un reato penale”.