LE POLEMICHE
Levata di scudi contro l’iniziativa sottoscritta dal Comune di Palermo, dalla Gesap e da una sola associazione di categoria cittadina del settore alberghiero che, di fatto “esclude intere porzioni della filiera turistica, destabilizzando il mercato, alimentando conflitti sociali e nuove forme di abusivismo”. A sostenerlo sono Federturismo Sicindustria, Legacoop Sicilia, Confesercenti Sicilia e Fiavet.
“Siamo contenti che il Comune di Palermo si sia reso conto della necessità di sostenere il comparto. Ci chiediamo, però, se sia davvero convinto che la soluzione sia quella di favorire alcuni alberghi a scapito di tutti gli altri e, al tempo stesso, azzerare con un colpo di penna il ruolo di agenzie di viaggi e tour operator”, dice Toti Piscopo, presidente di Federturismo Sicindustria Palermo.
“Dispiace che sia stata persa una occasione per operare nell’interesse generale, in un settore trasversale come quello del turismo, la cui crescita è fortemente condizionata dalla piena condivisione e armonia di tutti soggetti che concorrono alla filiera. Certo gli effetti del lockdown sono stati devastanti e continuano a esserlo e sembra che i tempi del ‘siamo tutti sulla stessa barca’ abbiano lasciato il posto al ‘si salvi chi può’. Distinguendo fra figli e figliastri si corre però il rischio di alimentare ulteriori conflitti sociali tra categorie produttive, favorendo alcune strutture alberghiere a discapito di altre e colpendo le agenzie di viaggio e i tour operator”.
“Le condizioni drammatiche della filiera turistica– dice Filippo Parrino, presidente di Legacoop Sicilia – ci obbligano a non cadere nella autoreferenzialità, nessuno si salva da solo, e noi non vogliamo assolutamente fare polemica su fughe in avanti e protagonismi inutili che indeboliscono ulteriormente la filiera. Chiediamo al sindaco Leoluca Orlando di convocare le associazioni, la Gesap e l’autorità portuale, per mettere subito in campo proposte condivise ed efficaci per il rilancio della filiera turistica e della città di Palermo”.
“Con questa operazione – ribadisce Marco Mineo, presidente di Assohotel Palermo di Confesercenti – vengono completamente tagliati fuori tour operator e agenzie di viaggio. Si tratta di una scelta di dubbio gusto che evidenzia un cambio di prospettiva che, in futuro, può ulteriormente danneggiare il settore. Anche alla luce di tali scelte, restiamo fortemente convinti che la soluzione più corretta continui a essere una valutazione ad ampio raggio, che sfugga dalle logiche dell’immediato e che soprattutto porti beneficio a tutte le forze in campo e non soltanto ad alcune. Per questo – sottolinea Mineo – non solo le associazioni di categoria, ma anche e soprattutto le istituzioni, dovrebbero avere chiaro che le idee di marketing devono comunque essere condivise con tutti gli attori di questo palcoscenico”.
“Siamo stupiti da questa scelta – conclude Anna Maria Ulisse, presidente di Assoviaggi Sicilia di Confesercenti – agenzie di viaggio e tour operator vengono messi da parte nonostante il loro ruolo promo-commerciale, fondamentale in un momento come quello attuale. Iniziative del genere sembrano alimentare una lotta tra poveri, all’interno di un settore che stava già lavorando, insieme alle altre associazioni, ad un progetto che in questo modo è stato scavalcato”.
“Condividiamo l’idea del Comune di Palermo di valorizzare il nostro territorio come meta turistica, ma registriamo il deciso passo indietro compiuto dall’amministrazione considerato che il percorso tracciato è frutto di un’iniziativa che ha visto coinvolta nella fase progettuale solo una sigla”, concludono Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti Sicilia, e Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet.