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Per i figli di indagati per gravi reati

Tutela minori, Corte d’Appello: firmato protocollo intesa a Palermo

mercoledì 7 Giugno 2023
trbunale palermo
Tribunale Palermo

È stato siglato un protocollo d’intesa tra il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo Lia Sava, il procuratore della Repubblica Maurizio de Lucia e il procuratore per i minorenni Claudia Caramanna per il coordinamento e lo scambio di informazioni finalizzato alla tutela dei minori figli di indagati per gravi reati tra cui quelli di associazione a delinquere di stampo mafioso e di traffico di sostanze stupefacenti. Il protocollo, il primo intervenuto, in materia, nel distretto della Corte d’Appello di Palermo, nasce dal particolare allarme per le numerosissime segnalazioni di minorenni coinvolti in contesti familiari dediti allo spaccio di droga o comunque appartenenti a “Cosa Nostra”, ambiti in cui vengono proposti modelli educativi deteriori e che possono determinare un pesante condizionamento educativo che pone una seria ipoteca sul loro sviluppo e sul loro futuro.

Una situazione che ha reso pressante e urgente l’esigenza di interventi coordinati nei confronti di alcuni nuclei familiari del distretto, con l’avvio di procedimenti civili minorili in parallelo o al termine di procedimenti penali a carico di adulti. La Procura per i minorenni, nell’ottica della tutela dell’interesse primario del minore, promuoverà tutti gli interventi di supporto al minore ed al suo nucleo familiare con provvedimenti graduali che potranno -nei casi estremi di inadeguatezza della coppia genitoriale- comportare anche la decadenza dalla responsabilità genitoriale.

Le interlocuzioni tra i due uffici di primo grado sono disciplinate nel protocollo, così come il reciproco scambio di atti e la loro utilizzabilità. Il Procuratore di Palermo ha manifestato piena collaborazione con la Procura per i Minorenni, evidenziando grande attenzione e sensibilità rispetto al tema della “tutela del minore”. Ruolo fondamentale, nell’ambito del protocollo, è quello del Procuratore Generale che vigilerà sulla concreta attuazione del progetto. I due uffici di Procura interessati comunicheranno al Procuratore Generale, con cadenza semestrale, i dati relativi al numero e la tipologia dei procedimenti per i quali il protocollo ha avuto attuazione.

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