Nemici non sono mai stati. Amici neanche. Nello Musumeci e Gianfranco Micicchè sono adesso uno accanto all’altro e corrono insieme, con un ritardo di cinque anni sulla tabella di marcia del centrodestra siciliano nella corsa per Palazzo d’Orleans, dopo la spaccatura del 2012 che portò alla vittoria del centrosinistra con Rosario Crocetta. Le dietrologie si azzerano, i passaggi si assottigliano, alla fine resta solo l’immagine di una foto che attraversa il passato per alimentare le speranze di rilancio di una coalizione serrata nei ranghi e articolata nella sua composizione.
Ci sono più o meno tutti. La destra che fu e quella che vuole essere, ma anche anime laiche. Uomini di centro. Autonomisti.
Arrivano a uno a uno all’Ars in sala stampa, Raffaele Stancanelli, Marco Falcone, Salvo Pogliese, Giampiero Cannella, Giusy Savarino. E ancora Salvino Caputo, Alessandro Pagano, Pippo Fallica, Alessandro Aricò, Mimmo Turano, Scoma, Cordaro e Gibiino. Ovviamente Gaetano Armao.
Poi, fa il suo ingresso Ignazio La Russa: “L’unico obiettivo della Meloni era ed è fare vincere il centrodestra in Sicilia e poi ripartire nel resto del Paese. Senza la tenacia di Musumeci sarebbe stato più difficile arrivare a questo risultato. Senza primogeniture né corse in avanti. Discontinuità con Crocetta ma anche con la Sicilia governata anche prima”
Le incognite sulla provenienza eccessivamente tipicizzata di Musumeci si sono sciolte di fronte al consenso crescente.
La Sicilia che prova a ripartire da destra è concentrata in una stanza.
Dopo le trattative riprese e ultimate anche nella mattinata di oggi anche i centristi cuffariani sono della partita. Saverio Romano è presente in sala: “Diamo un contributo di ritrovata unità per la Sicilia. Dobbiamo guardare ai giovani che lasciano l’isola. Alla povertà un fenomeno ormai dilagante”.
Renato Schifani stringe un sacco di mani, la rimpatriata coinvolge anche lui.
L’arrivo di Roberto Lagalla chiude le attese.
“Voglio ringraziare Gaetano Armao e Roberto Lagalla – spiega Musumeci – ad Armao mi lega una comune visione dell’istituto autonomistico che va rilanciato in una visione che deve tenere conto del mutato contesto nazionale ed europeo. Porterà il frutto della esperienza accademica con il ruolo di vice presidente. Al professore Lagnala ho chiesto di aiutarci a consolidare la forza di questa coalizione. L’apprezzato rettore dell’università Palermo ci ha mostrato disponibilità. In giunta non possiamo privarci della sua esperienza che rendere autorevole la nostra azione di governo. Sono grato a tutti quanti hanno consentito di varare questa formazione. Saremo un’alternativa per i siciliani che da anni non vanno più a votare. Il programma sarà definito nei prossimi giorni”
Gianfranco Miccichè arriva per ultimo un minuto prima che inizi l’incontro con i giornalisti. “Il risultato è importantissimo e sotto gli occhi di tutti. Siamo riusciti a farlo in un tempo lungo. Ringrazio i partiti e le persone che sono qui con noi. Tutti hanno capito quale deve essere il bene della Sicilia. Il passo avanti della Sicilia è consentito dal passo indietro degli altri. Ritrovo l’entusiasmo della gente. Non eravamo litigati, ma abbiamo fatto pace, così viene visto dalla gente almeno.
Per Armao: “Dobbiamo parlare alle tante famiglie siciliane che hanno subito il disastro finanziario causato da Crocetta in un sistema regionale portato al collasso. La nostra è una prospettiva di speranza”
“Mi associo volentieri alle considerazioni di Gaetano Armao– esordisce Lagalla- Abbiamo cercato di riannodare un filo virtuoso tra la buona politica e il diritto dei cittadini a essere rappresentati. Posiamo un progetto comune che sulla base della solidità di una coalizione guarda ai fatti, alle idee e alle cose concrete nell’interesse dei cittadini”.
Per Alessandro Pagano (Noi con Salvini): “Musumeci è l’uomo giusto al momento giusto e convintamente portiamo avanti il progetto chiaro di governo”.
Soddisfatta anche Savarino: “L’avventura di Nello raccoglie storie diverse . Quando venne a casa mia avevamo subito la batosta delle europee. Abbiamo lavorato per una coalizione ampia. Credo che insieme ci siamo riusciti”
* Foto di Umberto Santoro
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