Un anno di Confapi.
Questo è il tema sul quale è intervenuta la presidente della confederazione Dhebora Mirabelli. Un bilancio su un’annata contraddistinta dall’emergenza coronavirus e dalla crisi derivata da essa.
L’INTERVISTA
La chiusura di anno è momento di bilanci, il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per le imprese. Le Associazioni Datoriali, come Confapi Sicilia, tenute a supportarle e tutelarle, come hanno reagito alle nuove richieste degli imprenditori siciliani?
E’ stato un anno durissimo, sia da un punto di vista operativo-strategico che emotivo. Abbiamo vissuto accanto alle PMI tutte le fasi dalla disperazione del lockdown, alla flebile speranza dopo gli annunci dei tanti decreti (rilancio, ristoro, liquidità, ecc…), fino alla delusione di fronte ai tanti fallimenti di questo governo (dai click day al diniego di molte banche di concedere fiducia e liquidità nonostante le garanzie all’80 e al 90% prestate dallo Stato). A noi associazioni datoriali il compito di scendere in campo e di fare da “portavoce” e da “megafono” alle imprese che sfiduciate erano pronte a rassegnarsi ad un governo sordo e distratto.
Noi di Confapi Sicilia, abbiamo analizzato e condiviso i “bilanci”, redatti dal Direttore Innocenzo Consoli, in occasione della nostra Assemblea Regionale, tenutasi lo scorso 19 dicembre. Abbiamo fatto previsioni e tirato le somme e con entusiasmo abbiamo constatato che il 2020 si è chiuso con diversi segni “+”: più fiducia nella nostra funzione di rappresentatività dell’Associazione, più numero di iscritti, più soggetti imprenditoriali paganti perché consapevoli del ruolo e dell’importanza del lavoro svolto, più collaborazione con i sindacati in termini di bilateralità e pariteticità, più attenzione e supporto dalle istituzioni regionali su progetti avviati come “Pensiamo a Sud”, più posti nei Consigli Direttivi di Confapi Nazionali per i nostri presidenti di filiera e di gruppi come Confapi Giovani, più entusiasmo delle nostre imprese associate nel collaborare fattivamente alla trasformazione digitale di Confapi Sicilia e al lancio dei suoi Osservatori: come 6come6.org che promuove la prevenzione e il contrasto a molestie e violenze nei luoghi di lavoro.
Possiamo dire che le nostre associate hanno saputo trasformare la crisi in opportunità di rafforzamento del network e di sfruttare la forza aggregatrice dell’Associazione Datoriale. E’ cresciuta la consapevolezza di essere soggetti sociali determinanti sul territorio. Le difficoltà in soggetti imprenditoriali fortemente etici hanno riacceso i principi di solidarietà e associazionismo che sembravano in declino e fortemente minati dagli anni di sconfitte e vicende giudiziarie che hanno coinvolto in Sicilia alcune delle altre realtà datoriali. Un nome fra tutti Montante e Confindustria che hanno segnato una pagina triste nel mondo delle Associazioni di Categoria tutte.
Quali i progetti e i propositi per il nuovo anno?
Ci aspettano anni molto impegnativi per raccogliere i cocci di questa pandemia sanitaria ed economica. Le difficoltà future non possono più coglierci impreparati. Seppur è difficilissimo fare previsioni economiche in questo periodo, alcune cose le sappiamo già. Il recente rapporto sul Fondo di Garanzia per le PMI ci mette in allerta sugli anni cruciali che verranno per tutte le imprese che hanno ottenuto liquidità garantita dal Mediocredito e da Sace. Sono quasi tutti prestiti a 72 mesi e 24 di preammortamento. Significa che dopo il versamento della quota interessi devono iniziare a restituire la quota di capitale del prestito ma il livello del nostro PIL sarà tornato ad essere quello pre – Covid?
Confapi Sicilia, consapevole di dover continuare con impegno e professionalità quanto iniziato, ha condiviso quattro priorità strategiche per il 2021:
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CSR e pari opportunità per tutti. Le imprese che attenzionano questa tematica hanno dimostrato di essere più forti e preparate a reggere i colpi delle crisi economiche e sanitarie. Abbiamo deciso di fare sistema con le associate e provare ad essere modello per l’economia della ripresa. Abbiamo delle eccellenze e delle best practices in Confapi Sicilia che vogliamo mettere in rete per aiutare a migliorare gli standard qualitativi di tutte. Mi riferisco a Irritec, Moak, Passalacqua Trasporti, Agriplast e Plasticalfa, solo per citarne alcune degli organi di governo dell’Associazione di Categoria. In particolare Giulia Giuffrè di Irritec e Miriam Pace di Plasticalfa, note imprenditrici siciliane attente alla responsabilità sociale, sono considerate figure strategiche sia per la loro esperienza e professionalità sia per le loro indiscusse qualità di leadership collaborativa e voglia di aiutare il territorio e la loro regione. Per questo abbiamo costituito una Cabina di Regia dedicata che mi compiaccio essere tutta al femminile.
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Welfare contrattuale e rafforzamento rapporto con i sindacati. Confapi Sicilia dalla sua ripresa ha avviato proficue collaborazioni con CGIL, CISL e UIL. Personalmente, ho ricevuto attestati di stima per il lavoro che le nostre associate e Confapi Sicilia stanno svolgendo con impegno e dedizione a favore del welfare bilaterale e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tante le iniziative promosse insieme, non da ultimo l’evento organizzato il 10 dicembre u.s. su Enfea ed Enfea Salute. Vogliamo proseguire così e collaborare per essere sempre più pragmatici e fattivi. In Sicilia siamo fortunati perché i segretari generali regionali di CGIL, CISL e Uil sono persone di spessore con la quale e facile intraprendere alcuni discorsi e dialogare nel bene di imprese e lavoratori. Io non ho trovato “sceriffi cattivi” ma un team di sindacalisti capace, pronto al lavoro di squadra e alla tutela dei lavoratori che passa inevitabilmente dalla tutela di imprese etiche e giuste.
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Legalità ed antiracket. In momenti di forte carenza di liquidità, così come gli anni che verranno, dobbiamo vigilare su possibili distorsioni del sistema. In Sicilia si denuncia tantissimo, più che al Nord. Vuol dire che i nostri imprenditori non sono più disposti a subire estorsioni, ricevere prestiti usurari o ricatti per pagare il pizzo. Ci aspettano anni difficili e noi di Confapi e i nostri imprenditori dobbiamo essere “sentinelle della legalità”. La lotta è all’omertà!
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Aggregazione digitalizzata delle nostre imprese. Il 2020 ci ha obbligato ad essere sempre più connessi. Come Associazione di Categoria innovativa, entro il 2021, dobbiamo operare una profonda e radicale trasformazione verso il digitale. Significa progettare e realizzare sempre più piattaforme semplici e intuitive attraverso le quali erogare i nostri servizi alla rete di imprese associate. Confapi Sicilia per questo sta velocizzando la costituzione delle filiere Unimatica e Unigec. Due settori necessarie per supportare i nostri progetti digitali: informatica e servizi innovativi ed editoria e comunicazione online.
Se volessimo descrivere l’anno di Confapi Sicilia in cifre, quali numeri mi darebbe?
Aumento di 3 volte della sua capacità economica che ne rafforza stabilità e sostenibilità rispetto ai nuovi impegni e aumento del 40% in termini quantitativi e qualitativi del numero degli associati rispetto al 2019. Il tutto ci spinge a dover lavorare almeno il doppio per ripagare gli associati di questa fiducia e invitare il tessuto imprenditoriale siciliano a non rinunciare a credere nell’associazionismo e nella sua forza aggregatrice in questi anni strategici per la ripresa. Nessuno si salva da solo!
Per tutti coloro che vogliono conoscere meglio e in modo più approfondito tutte le nostre sfide e progetti, oltre che a far parte di gruppi di lavoro costituiti dalle migliori imprese siciliane sulle priorità strategiche 2021 di Confapi Sicilia invitiamo a seguirci sui nostri social (facebook, linkedin, instagram) e a mandare mail e prendere contatti con la segreteria organizzativa: segreteria@confapisicilia.it.