Era il 1963 quando a Taormina il commendatore Domenico Guarnaschelli aprì il casinò a Villa Mon Repos, che in brevissimo divenne meta di vip, turisti, starlette. Il casinò divenne noto in tutto il mondo ma ebbe vita breve, anzi brevissima e due anni dopo chiuse battenti su provvedimento della Repubblica Italiana. Spesso si è parlato della possibilità di proporre la riapertura di una casa da gioco ma di concreto non è stato fatto nessun passo.
Adesso ci riprova il parlamentare Francesco Gallo (Sud chiama Nord) che ha presentato alla Camera una proposta di legge, d’intesa con la senatrice Dafne Musolino, per l’istituzione di una casa da gioco nel comune di Taormina. “Dopo lunghi anni di silenzio e inerzia, proviamo a porre rimedio all’ingiustizia perpetrata ai danni di Taormina e di tutta la Sicilia- spiega Gallo- Anche in questo campo i tempi sono maturi per riequilibrare il divario tra nord e sud, puntando su un tema – quello del Casinò – certamente non decisivo per il nostro sviluppo, ma altamente simbolico della discriminazione fino ad oggi subita!”
La città di Taormina – si legge nella relazione alla proposta di legge- ha una grande rilevanza strategica nella politica turistica regionale anche per la sua notorietà internazionale ed è stata, tra l’altro, l’unica sede di casa da gioco in Sicilia. “Con l’istituzione di una casa da gioco nel comune di Taormina – prosegue la relazione- si determinerà il superamento dei danni e degli svantaggi che la situazione attuale comporta a livello turistico per la Sicilia in generale e per Taormina in particolare dimostrati anche dal forte esodo dei flussi turistici domestici verso quei paesi vicini come Malta le cui strutture sono promosse e legalizzate.”
“Il nuovo casinò – conclude l’on. Gallo- costituirebbe ad un tempo un’attrattiva turistica e una fonte di finanziamento. Infatti rappresenterebbe un importante ed efficace strumento per investimenti economici e fornirebbe occasioni di lavoro e di benessere per numerosi addetti professionali qualificati.