Il CEO di Tesla, Elon Musk, sta progettando di mandare in orbita più di 4.000 satelliti al fine di garantire una copertura internet su scala globale. La Space Exploration Technologies Corporation (più comunemente conosciuta come SpaceX), azienda aerospaziale statunitense creata da Musk stesso, ha infatti richiesto l’autorizzazione al governo degli Stati Uniti per gestire una rete di 4.425 satelliti – oltre a delle non meglio specificate “parti di ricambio in orbita” – per fornire una connessione internet ad alta velocità ad ogni parte del globo.
I documenti sono stati depositati presso la US Federal Communications Commission (FCC) martedì proponendo un lancio iniziale di ottocento satelliti per creare un ponte di comunicazione digitale che copra gli Stati Uniti, compresi Porto Rico e le Isole Vergini Americane.
Tale sistema, alternativo ai più tradizionali metodi via cavo o a fibra ottica, “è progettato per fornire una vasta gamma di servizi a banda larga e di comunicazione per utenze residenziali, commerciali, istituzionali, governative e per gli utenti professionali in tutto il mondo”.
I satelliti, dalla dimensione di quattro metri d’altezza per 1,8 metri di larghezza e 1,2 metri di profondità e dal peso di 386 chili, orbiteranno ad una distanza compresa tra le 714 e le 823 miglia (dai 1149 chilometri di altezza), il tutto per un costo complessivo di circa dieci miliardi di dollari, rendendolo di fatto il progetto “più grande tra tutti quelli di cui si è parlato fino ad oggi”, come detto dallo stesso ideatore