Predisporre una serie di norme che possano regolamentare la coesistenza tra esseri umani e campi elettromagnetici, non ostacolando l’inevitabile progresso tecnologico, ma al tempo stesso, che possano salvaguardare la salute pubblica.
Queste sono, in sintesi, le finalità del ddl presentato oggi da Ignazio Abbate avente ad oggetto “La Disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”. Il disegno di legge vuole recepire la legge quadro nazionale che detta i princìpi fondamentali diretti ad assicurare la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ai sensi e nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione.
“E’ ormai necessaria ed indifferibile – commenta Abbate – una legge regionale che chiarisca e detti le disposizioni necessarie affinché sistemi ed impianti rispettino procedure e contengano le emissioni, con l’ausilio dei parametri e dei controlli dettati dal legislatore. La salute pubblica è un argomento sempre scottante che genera dibattiti e prese di posizioni. Qua non si tratta di andare contro il progresso o, viceversa, di negare apriori l’importanza di studi e prove scientifiche circa la pericolosità di determinati impianti”.
“La legge che ho proposto vuole regolarizzare la presenza e la costruzione di nuovi impianti, soprattutto se in prossimità di aree densamente abitate, di strutture sanitarie, di scuole ed asili. La legge prevede la convocazione di un tavolo tecnico regionale con la partecipazione, tra gli altri, di Arpa Corecom, gli enti, società e associazioni operanti nel settore delle tele-comunicazioni e della radiodiffusione, enti e società operanti nel campo della trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Lo scopo è garantire la massima serenità possibile ai cittadini continuando a supportare lo sviluppo tecnologico delle telecomunicazioni, sempre e comunque nel rispetto del bene supremo, la salute pubblica. Tale ddl -conclude il deputato democristiano – è stato condiviso dal collega di partito Carmelo Pace e dal presidente della commissione Infrastrutture e Ambiente, Giuseppe Carta che già si è impegnato di calendarizzarlo appena gli verrà assegnato dalla residenza dell’Ars”.