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Il colloquio

Una “manovrina” da 150 milioni di euro, l’Ars fa i conti con le emergenze prima della pausa estiva

sabato 20 Luglio 2024
Stefano Pellegrino

Non è solo una semplice “manovrina”, quella elaborata dal governo Schifani per fronteggiare le emergenze siciliane. Il disegno di legge che contiene misure ed interventi finanziari urgenti, all’ordine del giorno della seduta di martedì prossimo a Sala d’Ercole, supera l’ammontare delle somme previste nella bozza originaria: ben 150 milioni di euro.

Risorse necessarie e che si aggiungono per via delle richieste dei sindaci sempre più oppressi dai bilanci in rosso. “I Comuni sono sul lastrico”, un’affermazione quella del capogruppo di Forza Italia all’Ars che chiarisce il quadro dell’Isola.

“Questa manovraprosegue il presidente del gruppo parlamentare degli azzurrinasce dall’esigenza di contrastare i problemi siciliani e tra questi c’è anche l’emergenza relativa agli enti locali in dissesto e predissesto. Una proposta per cercare di sostenere i piani di riequilibrio pluriennale deliberati dai consigli comunali per quanto riguarda le amministrazioni. Abbiamo previsto anche la compensazione per la mancata assegnazione da parte dello Stato del contributo sui fondi di rotazione, per effetto della sentenza della Corte costituzionale che non consentiva alle amministrazioni di poter attingere a questi fondi. Con questa manovra, attraverso 25 milioni di euro complessivi, vogliamo dare questi contributi ai comuni in difficoltà. Poi ci sono le spese per la gestione, altrettanto importanti, dato che ormai tutto è diventato informatico, quindi parliamo di spese per le telecomunicazioni e per la gestione dei servizi informatici”.

Questo è solo un primo punto, il presidente della Regione Renato Schifani interviene su più fronti.

“Ci sono delle proposte di contributi a favore dei Consorzi di bonifica di Enna e Palermo. Abbiamo la necessità di bloccare le procedure esecutive che paralizzano le attività di questi enti in un momento in cui assistiamo ad una grave crisi idrica e di siccità. Ma pensiamo anche alle imprese”. Un’altra questione che incalza è l’emergenza pesca. “Dobbiamo intervenire attraverso l’erogazione di contributi dopo il fermo biologico prevedendo circa due milioni di euro, dobbiamo pensare ai pesatori che oggi hanno grossi problemi”.

A Palazzo si discute anche della riforma sull’Urbanistica e delle Province. “Spero si voti entro il 31 luglio. Martedì la commissione voterà il testo per approvarlo in modo autonomo e regolamentare al meglio le elezioni tenendo conto della situazione in Sicilia”.

Le commissioni di merito- Affari istituzionali e Bilancio- voteranno due provvedimenti, tra lunedì e martedì: le Province e le variazioni di bilancio. L’auspicio è che si chiuda tutto entro il 31 luglio.

Le questioni sociali non saranno lasciate al palo. C’è anche la legge sul crack rispetto alla quale si attende in Assemblea la relazione tecnica da parte dell’assessorato regionale alle Politiche sociali e sarà discussa nei prossimi mesi, tra settembre ottobre. Su questo fronte “Partecipiamo alla questione relativa al crack in commissione Sanità, e ci tengo a sottolineare che sia l’Ars che il governo regionale stanno lavorando in maniera celere e attenta. Il presidente Schifani si è interessato in prima persona e anche il presidente Galvagno. Ricordo l’apertura del centro di pronta accoglienza all’Asp di Palermo in via La Loggia con 2 milioni di euro già spendibili per condurre le attività di ricovero, di terapia e di sostegno psicologico. Una risposta immediata alla vicenda Zavatteri e alle problematiche che affliggono i più fragili”.

Sul “Reddito di cittadinanza regionale” di iniziativa della collega Luisa Lantieri, il parlamentare Pellegrino mette a fuoco alcuni passaggi. “Forza Italia lavora per sostenere l’occupazione in maniera ragionevole e strutturale, evitando l’assistenzialismo a pioggia che crea ulteriore disoccupazione e non spinge l’individuo a cercare il lavoro. Sono più produttivi i contributi alle imprese, penso ai 50 milioni di euro stanziati nell’ultima finanziaria per le piccole e medie imprese con l’obiettivo di favorire l’economia circolare e i posti di lavori. Una norma che ha avuto immediata attuazione. Per onestà intellettuale devo dire che tempo fa l’onorevole Lantieri aveva depositato un ddl che però riguardava una parte delle Sicilia, in particolare l’Ennese e il Nisseno. Si tratta di aree interne degradate dal punto di vista economico, che avevano ricevuto dallo Stato un reddito minimo di sopravvivenza, una legge che poi era stata definanziata. Lantieri aveva cercato di porre in essere uno strumento in questo senso il quale si arenò. Questo nuovo disegno di legge, devo dire, è molto diverso e riguarda il reddito di cittadinanza vero e proprio e per le ragioni sopra esposte, siamo contrari sia come fatto politico che dal punto di vista della politica economico-finanziaria. Il governo Schifani ha altro in mente: favorire l’occupazione sostenendo le imprese. Ci siamo sentiti e abbiamo fatto il punto della situazione. Il suo progetto di combattere la disoccupazione è assolutamente legittimo, magari seguendo altre forme e modalità in conformità con le linee guida condivise dalla politica nazionale e con quella regionale del nostro presidente Schifani”.

A proposito di politica, dopo i risultati positivi conseguite alle scorse Europee, Forza Italia organizzerà nei prossimi mesi un momento di confronto sul futuro e sui progetti del partito. Il governatore siciliano ha già provveduto a pubblicizzare un evento che si terrà a Santa Flavia dal 25 al 27 ottobre. La prima convention di rilevanza nazionale dopo il segretariato di Tajani che sarà aperta a tutti e soprattutto al mondo dell’imprenditoria, ma si tratterà anche il tema giustizia. “La facciano in Sicilia perché su scala nazionale rappresentiamo il 3 per cento”, ha concluso Pellegrino.

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