Dialogo, condivisione, studenti al centro. Queste le “linee guida” che, come già da programma, animeranno l’operato della Rettrice Giovanna Spatari, oggi al suo primo incontro con la stampa. Accanto a lei il professor Giuseppe Giordano, ordinario di Storia della filosofia del Dipartimento di Civiltà Antiche e moderne (DICAM), appena nominato Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Messina. E’ l’unico componente della squadra, perché le altre scelte avverranno nelle prossime settimane. Del resto dopo le dimissioni dell’ex Rettore Cuzzocrea e le elezioni anche l’insediamento è stato immediato senza i mesi che negli altri casi consentono un passaggio di consegne più graduale.
Quello di oggi è stato il primo incontro con i giornalisti per la Rettrice: “Sarò sempre a disposizione della stampa, che è l’interfaccia che consente alla città di sapere cosa accade all’Università. L’elezione di un Rettore non riguarda soltanto l’ambiente accademico, ma tutta Messina”.
Dal 2 dicembre i tempi sono stati strettissimi, sin dal momento in cui, mentre ancora si contavano i voti ed era emerso il vantaggio di Giovanna Spatari su Michele Limosani, le telecamere, gli smartphon, gli obiettivi si sono rivolti tutti sulla professoressa, da sempre abbastanza riservata. Da quel momento tutto è cambiato.
“Ci sono diversi piani. Uno personale, ho acquisito la consapevolezza che la vita professionale che mi ha portato fin qui ha subito una battuta d’arresto. Si è in un certo senso congelata per dare spazio alle nuove responsabilità. Un altro piano è quello che riguarda il coinvolgimento della città. Ho compreso che ci sono tantissimi cittadini che hanno grandi aspettative e questo comporta per me una responsabilità importante. Le nostre direttrici sono l’interesse per la didattica, per la ricerca scientifica e per l’approccio alla città con cui bisogna condividere questo percorso”.
Gli studenti devono essere al centro e Giovanna Spatari guarda con grande attenzione all’internazionalizzazione ed all’interesse che Unime continua ad avere per chi ha scelto la riva dello Stretto per laurearsi. Quanto ai primi obiettivi potenziare le attività della cittadella universiataria, guardando allo sport per i diversamente abili “lo sport deve dare segnali di aggregazione”. Ma in programma ci sono le sinergie con il territorio, sia inteso come istituzioni che come tessuto produttivo ed imprenditoriale.
Per la squadra al di là di indiscrezioni passerà ancora tempo, forse anche un mese. “Sarà dinamica, non statica. Ci sarà l’esperienza ma anche la novità. Mi baserò sulle specifiche competenze e sarà composta a tranche. Ci sarà un primo nucleo, poi altre deleghe saranno assegnate. Ma mi prenderò tempo per fare una serie di valutazioni ma la competenza è l’elemento chiave”.
Dopo l’incontro con i giornalisti c’è stato lo scambio di auguri con la comunità accademica che anche quest’anno sono stati all’insegna della solidarietà. Sono stati consegnati ad Onlus e Associazioni di volontariato i proventi della campagna di fundraising #donaunoradeltuolavoro (che ha coinvolto docenti, personale tecnico-amministrativo, studenti, dottorandi e specializzandi dell’Ateneo peloritano). Le donazioni – che proseguiranno sino al 31 dicembre – sono state destinate al CeDAV – Centro Donne Antiviolenza, al C.I.R.S. – Comitato Italiano Reinserimento Sociale e ad Evaluna APS – Associazione di solidarietà familiare. Le tre Onlus sono state rappresentate, rispettivamente, dall’ avv. Carmen Currò, dalla dott.ssa Maria Celeste Celi e dall’avv. Maria Gianquinto.