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L'incontro

Università di Catania, il rettore Priolo: “Siamo tra i primi atenei del Mezzogiorno”

martedì 19 Marzo 2024

Università, futuro e lavoro. Ma anche lo stato di salute dell’Università di Catania che recentemente è stata classificata dall’Anvur– l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca-in una posizione medio alta tra prestigiosi atenei come Bologna e Pisa. Questi i temi affrontati durante l’incontro aperto e informale tra il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo e gli studenti del Collegio di Merito Camplus Catania, avvenuto giovedì scorso.

Il rettore ha ringraziato sentitamente il direttore del Camplus Catania, Emanuele Palumbo, per l’invito rivolto a nome degli studenti residenti, rispondendo di buon grado alle loro numerose e circostanziate domande, con il tono colloquiale di una conversazione che è servita soprattutto a ridurre le distanze tra il massimo rappresentante dell’Ateneo e una parte dei suoi iscritti.

In particolare, molte di queste hanno riguardato il ruolo, i compiti e le responsabilità di chi assume la guida di un’Università antica e generalista come quella etnea, sui vari traguardi raggiunti nel corso del mandato, cominciato nell’estate del 2019, e sulle difficoltà riscontrate, ma anche sulle strategie adottate per affrontare le questioni connesse all’innovazione tecnologica, allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, e alle varie sfide dovute alle transizioni ecologica, digitale e ai cambiamenti climatici.

Ma le domande hanno riguardato anche il percorso universitario affrontato dal professore Priolo, nella sua carriera di studente e di ricercatore poi, le misure adottate per far crescere l’Ateneo, nel contesto di uno scenario sempre più competitivo sul piano nazionale e internazionale, e gli interventi a beneficio dell’orientamento, del miglioramento dei servizi e della qualità dell’offerta formativa, del rafforzamento del rapporto con le aziende, sfruttando anche le enormi opportunità che derivano dai bandi competitivi del Pnrr, rispetto ai quali l’Università di Catania ha fatto registrare un’ottima performance per il numero e gli obiettivi dei progetti approvati e finanziati. 

Da oltre trent’anni Fondazione Ceur accompagna studenti negli anni più affascinanti della loro crescita rispondendo al bisogno degli studenti universitari di trovare una casa. Camplus rientra nella prestigiosa rete della Conferenza Collegi Universitari di Merito riconosciuta e accreditata dal Ministero perché offre ai suoi studenti un percorso formativo integrativo a quello accademico. Corsi di lingua, laboratori, attività nazionali e internazionali: in campo medico, giuridico, economico, scientifico e tanto altro.

L’anno prossimo il Camplus Catania compirà venti anni, un traguardo di particolare valore: dal College sono passati oltre 1000 studenti, oggi professionisti, ancora grati dell’esperienza vissuta al suo interno.

Vorrei dire ai giovani siciliani che l’Università di Catania, il più antico ateneo siciliano, è profondamente diverso da come spesso viene dipinto da certa stampa o dalle posizioni in graduatoria che qualche ranking settoriale gli assegna. Siamo tra i primi atenei del Mezzogiorno, sia per quanto riguarda la didattica che i servizi agli studenti e la ricerca. E soprattutto, proprio di recente, l’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, l’organismo pubblico indipendente che ha il compito di misurare la qualità delle università e degli enti di ricerca, al termine della periodica procedura di accreditamento, ci ha assegnato un giudizio “pienamente soddisfacente”, con un punteggio compreso tra 6,60 e 7,5 punti, che pone Catania nella fascia medio-alta delle università italiane, in compagnia di prestigiosi atenei come Bologna, Pisa, Roma “La Sapienza”, Venezia “Ca’ Foscari”, Politecnico di Torino e Bocconi di Milano. E questo risultato vale anche il primo posto tra gli atenei dell’Isola” ha dichiarato il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo.

“I tempi di oggi esigono sempre nuove competenze per affrontare il mare della didattica e tanta passione per imparare, crescere e formarsi. Con Camplus da anni desideriamo fornire agli studenti gli strumenti più idonei per giudicare la realtà nel suo complesso e competere in un mercato del lavoro sempre più esigente e selettivo, ponendo l’accento sulle soft skills e sulle discipline funzionali proprio all’acquisizione di quelle competenze trasversali così necessarie: collaborazione, proattività, pensiero critico, creatività, comunicazione.La sfida formativa, sociale ma anche educativa è farlo ogni giorno, in un mondo complicato, contraddittorio ma affascinante, specialmente quello siciliano” afferma Emanuele Palumbo, Direttore del Camplus Catania

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